Il Segretario Ivan Corti dopo 14 anni dice addio alla Calcio Lecco

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Ivan Corti
Ivan Corti
Ivan Corti

LECCO – Il futuro della Calcio Lecco è più che mai incerto e ora via Don Pozzi perde un’altra importante pedina: dopo 14 anni di gioie e dolori il segretario Ivan Corti dice addio alla Calcio Lecco, ma sottolinea “non sto abbandonando la barca che affonda, era una decisione già maturata e discussa con Bizzozero”.

Le dimissioni ufficiali non sono ancora arrivate, ma è solo questione di tempo, ad attendere Ivan Corti c’è il settore giovanile del Renate.

“Mi dispiace lasciare Lecco – racconta il segretario – ma sentivo il bisogno di cambiare. Dopo tante difficoltà ora vado a Renate per occuparmi del settore giovanile, torno alle mie origini perché ho bisogno di riossigenarmi. Ho iniziato a maturare questa decisione lo scorso gennaio, indipendentemente da come sarebbe andata la stagione e ne avevo parlato a Bizzozero con tutta tranquillità, avrei dovuto firmare le dimissioni proprio il giorno in cui è stato arrestato”.

Visto l’evolversi negativo degli eventi Ivan Corti ha deciso di temporeggiare almeno fino a quando si calmeranno un po’ le acque. Con Bizzozero detenuto a San Vittore è lui a gestire alcuni appuntamenti con imprenditori interessati all’acquisto della Calcio Lecco.

“Ci sono due cordate – spiega – che avevano già preso accordi con Bizzozero, i russi e alcuni imprenditori locali (tra i quali il calolziese Andrea Forgetta ndr). Gli incontri erano già fissati e io ho solo fatto in modo che non saltassero, ma per il momento non c’è nulla di certo. Sono semplici interessamenti, volevano vederci chiaro sui conti, quello che preoccupa eventuali acquirenti è il debito e capire chi deve pagarlo, io ho fatto in modo che potessero avere accesso alle carte”.

“Spero che queste trattative possano avere esito positivo – conclude – ho deciso di prendere un’altra strada per seguire i miei progetti personali, ma resto ancora disposizione per aiutare il Lecco in questo difficile momento”.

Gli appuntamenti con i vari imprenditori non hanno ancora avuto un riscontro certo, per il momento è “fumata nera” e l’unica certezza per il Lecco è che ci sono un patron in carcere (che non ha ancora dato mandato a nessun sostituto) e un segretario dimissionario, una situazione che dovrà sbloccarsi quanto prima, dato che si avvicina la scadenza per l’iscrizione della squadra al campionato.