Delpiano è amareggiato, i tifosi contestano duramente

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Mister Alessio Delpiano
Mister Alessio Delpiano

 

LUMEZZANE – Il pareggio nella trasferta a Lumezzane ha fatto infuriare i tifosi che al termine della partita hanno atteso la squadra all’uscita del “Tullio Saleri” e hanno duramente contestato tutti: allenatore, giocatori e dirigenza. La protesta si è protratta per circa un’ora, ma si è limitata a un acceso diverbio tra sostenitori e giocatori. Mister Delpiano, invece, ha preferito non rispondere alla chiamata degli ultras ed è rimasto sull’autobus, poco prima in sala stampa aveva esternato tutto il suo rammarico per quella che a tutti gli effetti è stata una partita gettata alle ortiche.

“Ha dell’incredibile – analizza Delpiano – abbiamo preso un tiro e mezzo in tutta la partita e subito due gol e ora onestamente diventa difficile anche capire cosa fare…Abbiamo preso il primo gol su una salita piatta di Mortara e comunque sia era una palla buttata dentro e il secondo gol lo abbiamo fatto noi”.

A provocare più rammarico è proprio la seconda rete presa allo scadere dei minuti, quando il Lecco era riuscito a tornare in vantaggio con un gol di Bertani su uno splendido assist di Cavalli. Delpiano spiega: “Il portiere avrebbe dovuto chiamarla in modo più deciso, in una situazione così avrebbero dovuto sentire la sua chiamata anche fuori dallo stadio, il centrale che non la può spizzare in mezzo. Non è spiegabile, eravamo riusciti a metterla in piedi, eravamo in dieci contro undici, avevamo saputo adattarci bene coi ruoli nonostante le assenze, stavamo tendendo bene il campo e abbiamo avuto anche qualche occasione…Vorrei sapere cosa un allenatore può fare in una situazione così, non c’è un joystick per dirigere la gara”.

Colpa della poca tranquillità con cui si allenano i giocatori? Secondo Delpiano stavolta la responsabilità non è del pesante clima che ruota intorno alla squadra: “Questa settimana avevamo lavorato bene e c’erano le condizioni per portare a casa la partita, in queste situazioni la palla più corta la infili in tribuna se proprio devi farlo e se non sei tranquillo, non possiamo pareggiare una partita, in questo modo e contro un avversario che, con tutto il rispetto per i nostri avversari e il loro impegno, era alla nostra portata. Avevamo la partita in mano e gliela abbiamo consegnata col secondo gol“.

“Ora – conclude il tecnico – ci è stato detto di allenarci sia domani mattina che domani pomeriggio e per ora preferisco non aggiungere altro”.

In sala stampa a prendere parola è solo l’allenatore, i giocatori restano a lungo chiusi negli spogliatoi per ordine degli addetti alla sicurezza del “Saleri” finché non arriva il momento di salire sull’autobus e i tifosi, schierati fuori dal cancello, ne approfittano per manifestare tutta la loro rabbia contestando staff, giocatori (in particolar modo Bertani) e dirigenti, tra i quali Battazza al quale hanno chiesto di non intromettersi negli allenamenti, ma di lasciar lavorare chi ha il compito di farlo.

Considerando che siamo “solo” alla settima giornata, è stata una reazione esagerata da parte dei tifosi blucelesti? Forse, ma Lecco è così: sono le gioie e i dolori di una piazza che tanto dà e tanto chiede.