Atletica: nella tre giorni di Rovereto non mancano medaglie per i lecchesi

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Campionati italiani Assoluti, tante luci e poche ombre.

Pass olimpici e record italiani e 42 titoli assegnati

ROVERETO- Grande spettacolo nella tre giorni di gare che a Rovereto ha visto oltre 1200 atleti sfidarsi per la conquista dei 42 titoli italiani Assoluti in palio, presenti quasi tutti i migliori atleti con qualche rara eccezione, ma gli assenti non hanno fatto rimpiangere che ha onorato la massima rassegna nazionale.

A pochi giorni dallo scadere del tempo limite per ottenere il pass olimpico, ecco che altri quattro atleti si aggiungono all’elenco dei già qualificati azzurri, Darya Derckach nel salto triplo con 14,47m; al maschile è Tobia Bocchi che con 17,14m ad ottenerlo, nei 400hs femminile gran bel 55”16 per Eleonora Marchiando e nei 3000sp va ad affiancare il fratello gemello Osama già in possesso del minimo e con 8’17”65 anche Ala Zoglami, vola a Tokio.

Due primati italiani Assoluti, Paolo dal Molin con 13”27 sui 110hs e nella stessa finale anche il primato Juniores di Lorenzo Simonelli con 13”79 e nella staffetta femminile della 4x400m col quartetto del Cus Pro Patria Milano che schierava le tre gemelle Troiani, Serena, Alexandra e Virginia e a completare il quartetto Ilaria Burattin che con  3’31”16 migliorano il record riservato alle società.

Tantissime gare di spessore ma devastante l’ultimo giro della Battocletti sui 1500m

Non si sono certo annoiati gli spettatori presenti sul campo o quelli davanti allo schermo tv, tante bellissime sfide a volte dall’esito scontato e altre volte incerte fino alla fine. Nella giornata conclusiva era attesa in pista sui 1500m Nadia Battocletti neo primatista italiana Promesse dei 5000m dove scendendo sotto i 15’ ha staccato anche il pass olimpico.

Una gara strana la sua con tre atlete in fuga e con Marta Zenoni tornata da poco alle gare che scappava in solitaria verso la vittoria. Gli ultimi 300m della trentina delle Fiamme Azzurre sono devastanti con le avversarie che vengono superate come se fossero ferme, sul rettilineo finale si presenta al 2° posto staccata ancora di una decina di metri, ma non ancora paga negli ultimi metri supera di slancio l’orobica dell’Atl Bergamo 59 Orio Center e stoppa il cronometro a 4’09”38 contro i 4’09”79 della seconda.
Alla fine si saprà che Battocletti in gara ha sofferto di un malessere e infatti è stata portata dopo la gara all’ospedale per accertamenti.

Cresce ancora Mattia Padovani sui 5000m

Altro passo in avanti per il rappresentante dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni, 13’54”87 sui 5000m, medaglia d’argento e primato provinciale migliorando ad un mese esatto il suo precedente primato che aveva strappato al grande Alberto Cova dopo 44 anni ( vedi articolo).

Gara lanciata su ritmi attorno ai 2’50” al km e passaggio ai 4km in 11’22”, li si involano in due con Pietro Riva davanti a cercare di sfilacciare il gruppo e Mattia Padovani a tenerlo.  Si arriva alla campana dell’ultimo giro con i due ancora in lotta per il titolo ma il piemontese delle Fiamme Oro sembra avere margine, il distacco si allarga anche se fino alla fine il lecchese resta in scia, poi dopo un ultimo km poco sopra i 2’30” arriva il nuovo primato personale e la consapevolezza di aver raggiunto un’altra dimensione.

Staffetta 4x100m femminile, splendidamente d’argento

Un gruppo affiatato che negli anni ha regalato tantissime soddisfazioni come titoli italiani di categoria e primati nazionali sempre di categoria, questa volta Lisa Galluccio, Clarissa Boleso, Alessia Gatti e Veronica Besana, vanno a conquistare una splendida medaglia d’argento con 46”38.

Giacomo Proserpio ai piedi del podio nel lancio del martello.

Conclude al 4° posto il lanciatore Giacomo Proserpio, 66,72m il suo miglior lancio, il suo primato era lì avanti a 5metri e mezzo ma per guadagnare posizioni in classifica, avrebbe dovuto aggiungerne almeno un metro.

 

Ostacoli con due lecchesi in finale

Veronica Besana lima altri 2 centesimi al suo primato e aggiorna nuovamente il primato provinciale Juniores che già le appartiene e si porta a soli 4 centesimi da quello Assoluto. Per la lecchese 13”85 in batteria, secondo posto e accesso alla finale col 6° tempo, alle 19.11 di sabato sera la finale che la vede al 6° posto conl nuovo p.b. di 13”47.

Mattia Montini, lecchese ed ex giallo blu da qualche stagione arruolato nel Cs Carabinieri, per lui 14”24 in batteria, dietro a Dal Molin che successivamente in finale avrebbe stabilito il nuovo primato italiano, 4° tempo per il lecchese a ambizioni per la finale, che però sono naufragate al 5à ostacolo dove il lecchese impatta e si sbilancia e da lì in avanti perso il ritmo è stato

Un ostacolo dietro all’altro abbattuto, alla fine arriva un non esaltante 14”31, 8° posto conclusivo e tanta rabbia e amarezza in corpo.

 

Staffetta 4x100m maschile, dopo quasi 50 anni cade il record provinciale

Era il 1972 quando la staffetta dell’allora Icam Lecco con 41”3 (manuale) vinse il titolo italiano Assoluto a cava dei Tirreni, dopo 49 anni da quella storica impresa, sabato sera in chiusura della seconda giornata Gabriele Bergna, Lorenzo Amati, Alessandro Rota e Mattia Tacchini con 41”34 vanno a prendersi l’8° posto e cancellano il primato provinciale più longevo.

Due lecchesi nelle prove multiple

Erano in tre ma la sfortuna si accanisce contro Alessandro Poletti che si infortuna subito alla prima gara sui 100m ed è costretto ad abbandonare la competizione. Proseguono Andrea Monti che dopo 10 gare ottiene 6262 punti a soli 9 punti dal primato personale, primato personale che l’atleta ottiene sui 400m con 52”68, nel lancio del giavellotto con 51,42m e nei 1500m conclusivi con 4’55”67, gli altri sette risultati vedono 11”54 sui 100m; 5,98m nel salto in lungo, 9,47m nel getto del peso, 1,80m nel salto in alto, 16”06 sui 110hs; 35,14m nel lancio del disco e 4,20m nel salto con l’asta.

Gabriele Brandi conclude subito dietro al 9° posto con 6248 punti ottenendo due personali, uno sui 110hs con 15”48 e uno nel salto in alto con 1,86m, gli altri risultati sono stati l’11”37 sui 100m, 6,57m nel salto in lungo, 11,37m nel getto del peso, il 53”97 sui 400m, il 34,03m nel lancio del disco, il 4,20m nel salto con l’asta, il 34,52m nel lancio del giavellotto e il 5’11”

Ultime apparizioni per il decatleta Simone Cairoli

Aveva annunciato il ritiro qualche settimana fa con la promessa di esserci a Rovereto, non sulle sue prove multiple in quanto i tendini non gli permettevano di allenarsi come voleva, il suo è voluto essere un saluto agli amici di tante battaglie sulle piste di atletica di tutta Italia e non solo, la scelta di Simone Cairoli è caduta nel salto in lungo specialità dove vanta un ottimo 7,73m indoor e 7,43m outdoor, nullo il primo tentativo, nel secondo arriva un 7,19m non sufficiente per accedere ai tre salti di finale, conclude con un salto abbozzato al terzo tentativo e saluta gli amici classificandosi al 16° posto.

 

Mattia Sottocornola, in gara sui 3000sp

Ultimo giallo blu a scendere i n pista è Mattia Sottocornola che aveva ottenuto il pass sui 3000sp. Davanti si crea subito il vuoto con Abdoullah Bamouussa che si incarica di tenere alto il ritmo nel primo km per permettere a Ala Zoglami l’attacco al minimo olimpico, finito il compito della lepre davanti con passaggio in 2’46” ai 1000m, vanno in fuga in due che ai 2000m passano in 5’35” sempre in linea per il pass olimpico, alla fine si stacca Yohannes Chiappinelli che arriva secondo in 8’25”32 dietro a Zoghlami autore di un pregevole 8’17”65 che vale il biglietto aereo per Tokio,  Mattia Sottocornola resta al centro del gruppo per quasi 2km salvo scivolare indietro nell’ultimo km, alla fine chiuderà la sua fatica in 9’25”86 che vale il 16° posto.