Basket Serie B. Gli allenatori lecchesi pessimisti sulla ripresa del campionato

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Coach Riccardo Eliantonio

Coach Eliantonio: “Difficile si riprenda, è un peccato”

Coach Contigiani: “Prima pensare alla salute, poi allo sport”

LECCO – Sembra proprio che sulla stagione di Serie B di pallacanestro sia calato il sipario, o almeno questa è l’opinione dei due allenatori a capo delle formazioni lecchesi della Gimar Lecco e della Gordon Olginate. I giocatori delle due squadra, molti provenivano da fuori, sono stati momentaneamente liberati e sono tornati alle rispettive famiglie.

“A quanto so io, è difficile che il campionato riprenda – dichiara l’allenatore bluceleste Riccardo Eliantonio – la Legapallacanestro ha detto chiaramente alla FIP che gran parte delle formazioni di Serie B non vuole riprendere, dovrebbero essere circa cinquanta su sessantadue. La Serie A2 ha dato disponibilità, ma solo a porte aperte. Attendiamo notizie certe e poi vedremo il da farsi.”

L’allenatore monzese sarebbe uno di quelli che vorrebbe tornare in campo. “Al momento è giusto fermarsi e aspettare le condizioni giuste. Fosse per me sceglierei di giocare più in là, concludendo la stagione tra giugno e luglio. Dispiace perché quest’anno eravamo competitivi e, con un Lenti al 100%, penso che poche squadre avrebbero voluto incontrarci nella post season.”

Coach Giorgio Contigiani
Coach Giorgio Contigiani

Il coach della Gordon Olginate Giorgio Contigiani è stato tra i primi a lasciare la provincia. “Venerdì 5 marzo ero già a casa mia a Pesaro, prima ancora che venisse chiuso tutto. Avevamo il fine settimana libero e ho deciso di raggiungere la mia famiglia. So che i giocatori sono tornati a casa, attendiamo come tutti le decisioni dei vertici nazionali. In ogni caso prima viene la salute, se e quando ci sarà il via libera penseremo allo sport.”

L’allenatore pesarese ci offre anche un’opinione sulla situazione nelle sue zone. “Nella mia provincia la situazione è peggiore che nelle altre marchigiane, però al momento noi stiamo tutti bene. Viviamo sigillati in casa e non potremmo fare altrimenti, con due bambini piccoli”.