Canoa velocità. Tre lecchesi in ritiro in Val Senales

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Da sinistra Floriani, Diliberto, Ripamonti e Gnecchi.

Gnecchi, Ripamonti e Bonacina

Primo raduno post pandemia per gli azzurri

LECCO – Ripartiranno dall’Alto Adige, e precisamente dalla Val Senales, gli azzurri che fanno parte della squadra di canoa velocità. Nel gruppo di atleti presenti è folta la presenza di canoisti lecchesi, che possono contare sul carabiniere Alessandro Gnecchi, sul finanziere Nicola Ripamonti e sul portacolori della Canottieri Lecco Alessandro Bonacina. Per la precisione, nel Kayak sono stati convocati dieci atleti – compresi i tre lariani – mentre nella canoa canadese è stato portato il blocco delle Fiamme Oro.

Tutti gli azzurri si alleneranno agli ordini del Direttore Tecnico Oreste Perri.

“Era fondamentale tornare a fare gruppo, perché allenarsi in squadra ti aiuta a crescere. La Val Senales poi è un posto che conosciamo benissimo, dove il rischio di venire a contatto con persone esterne è praticamente nullo, inoltre tutti siamo stati sottoposti ai test anti-covid e lo staff medico affiancherà la squadra per tutto il raduno. Chiaramente spero che tutto si risolva velocemente, anche se in giro per il mondo la situazione non mi sembra sotto controllo, speriamo che non venga compresso anche il 2021 perché il danno sarebbe enorme. Il nostro pensiero va a tutte le vittime di questi mesi, alcune purtroppo facevano parte della nostra famiglia. Da oggi, anche per loro, dobbiamo allenarci con serietà, buonsenso e responsabilità” ha dichiarato il Direttore Tecnico azzurro.

Al momento solo il K2 1000 metri – con Samuele Burgo e Luca Beccaro – e il K1 200 di Manfredi Rizza hanno ottenuto il pass olimpico per i giochi di Tokyo 2021.
Le finestre di qualificazione olimpica per tutti gli altri atleti saranno nel maggio nel prossimo anno. Gnecchi è Ripamonti hanno solo sfiorato il biglietto per il Giappone lo scorso anno ai mondiali di qualifica olimpica di Szeged, arrivando a soli due decimi di distacco col K4 500, insieme ad Andrea Diliberto e a Mauro Floriani.