Cara 2Slow, Cara Resegup, più forti anche della tempesta… di parole

Tempo di lettura: 3 minuti
Resegup 2023 pubblico premiazioni
Il pubblico in piazza Garibaldi durante le premiazioni

LECCO – Cara 2Slow, cara Resegup,
vogliamo metterci la faccia anche noi di Lecconotizie, in qualità di Media Partner della Resegup (da sempre, e ne siamo orgogliosi) senza se e senza ma, perché non è nel nostro stile infilare la testa sotto la sabbia come gli struzzi quando tira brutta aria, o fare come quelli che all’arrivo della buriana attraccano nel porto sicuro del silenzio.

Ci siamo presi un po’ di tempo per parlare con la gente, capire e riflettere. Quindi, abbiamo deciso di scrivere e di farlo forte. Pur non avendo voce in capitolo nelle decisioni di gara (che in più occasioni anche qualcuno di noi ha fatto), ne abbiamo invece nel sostenere la bontà della manifestazione e di chi la organizza, al di là delle scelte, al di là di ciò che è successo giusto o sbagliato che lo si reputi.

Scriviamo, perché nei precedenti 11 anni di Resegup tutti hanno applaudito, tutti hanno esultato, tutti hanno elogiato il lavoro della 2Slow, 10 amici, che da questa manifestazione non mettono in tasca un euro se non una pacca sulle spalle.

Scriviamo, perché se per la prima volta in 12 anni (causa meteo) qualcosa non è andato come tutti avremmo voluto che andasse, ripagarli con un calcio nel culo (e, purtroppo, non solo in senso figurato come qualcuno ha fatto) è ignobile.

Scriviamo, perché pensiamo che quel calcio nel culo è stato dato di riflesso anche a tutti i 500 volontari che “si sono fatti il mazzo” sotto il diluvio e la grandine (mettendo a repentaglio la loro stessa sicurezza) e che in questi anni hanno sempre risposto “presente” con qualsiasi condizione meteo.

Scriviamo, perché ci sono tanti sponsor che consentono a quei (magnifici) 10, che da ottobre a giugno si ritrovano ogni settimana (e spesso anche più di una volta), di dare vita ad un evento sportivo dedicato alla montagna, al nostro Resegone, che non ha eguali a Lecco e probabilmente in tutta la Lombardia e non solo…

Scriviamo, perché una manifestazione come la Resegup è un raro filo argentato capace di unire tutti: organizzatori, volontari, atleti, rifugisti, pubblico… e persino chi la montagna l’ha sempre e solo guardata da lontano.

Scriviamo, perché (e questo lo viviamo sulla nostra pelle quotidianamente) crediamo giusto esprimere il proprio disaccordo, ma oggigiorno (e l’abbiamo visto coi nostri occhi anche sabato) pare sia diventato sport nazionale farlo travalicando l’educazione e il rispetto nei confronti di chi, in questo caso, ha organizzato l’evento e ha dovuto prendere decisioni.

Scriviamo, perché quando il disappunto diventa violenza verbale (e non solo, dato che c’è chi ha persino alzato le mani e lo sappiamo) la discussione finisce qui e qui finisce anche la comprensione e la considerazione di coloro che sono andati oltre abbaiando in maniera rabbiosa (e talvolta ridicola) faccia a faccia e sui social.

Scriviamo, perché gli insulti, non possono essere argomento di discussione e non hanno, in alcun modo, giustificazione, né ora, né mai.

Scriviamo, perché l’etica sportiva che sottende a questa manifestazione è ed è sempre stata cristallina.

Scriviamo, perchè Resegup è anche sinonimo di solidarietà.

Scriviamo, perché la commozione del presidente Sala sul palco delle premiazioni vale più di mille parole.

Scriviamo, perché se anche ci fosse stato qualche errore o qualche sbavatura, siamo sicuri che la 2Slow ne saprà far tesoro, per le edizioni future.

Scriviamo, perché lo sforzo, l’impegno e lo sbattimento di chi la organizza e di chi, volontariamente, la supporta, andrebbero (vanno) applauditi sempre e comunque.

Scriviamo, perché la Resegup è, e resta, un grande evento sportivo che regala a tutti, anche a chi è meno runner del gruppo dei 1.200, un’esperienza unica che, quest’anno, maledetto il meteo, non tutti hanno potuto portare a termine.

Scriviamo, per ribadire forte e chiaro, che chi ha manifestato il proprio disappunto (fortunatamente pochi ma purtroppo rumorosi) in maniera maleducata e aggressiva alzando persino le mani non ha nulla a che fare con la Resegup, con il mondo dello sport e men che meno con i valori dell’andare in montagna, di corsa in gara o semplicemente camminando.

Il direttore Lorenzo Colombo e la Redazione di Lecconotizie