Dopo allenamenti tra insulti e restrizioni, l’atletica lecchese si ferma

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L’atletica leggera corre… a casa

La testimonianza di alcuni atleti professionisti lecchesi

LECCO – In un momento drammatico dove quotidianamente leggiamo di decessi, di nuovi divieti e restrizioni, anche la pratica sportiva è diventata out. Se sino a qualche giorno fa era tollerata con delle accortezze, dopo le ultime disposizioni (dettate anche dal fatto che la corsetta era diventata una scappatoia per chi si vedeva chiuso in casa affollando così sentieri e ciclabili) anche chi la corsa la pratica per professione si è trovato a far fronte alle  limitazioni dettate dai decreti ma anche agli insulti gratuiti di chi si incrociava per strada. Ecco come si sono organizzati alcuni atleti professionisti lecchesi.

Mattia Montini, specialista degli ostacoli

Mattia Montini

Mattia Montini, specialista degli ostacoli, classe 1999, rappresentante del Cs Carabinieri Bologna. Il ballabiese detiene tre primati nazionali, due della categoria Juniores con 6”73 sui 50hs indoor e 7”64 sui 60hs (altezza 100cm) sempre indoor, e quest’anno ha ottenuto quello dei 60hs (Altezza 106cm) tra le Promesse con 7”72 sempre indoor.
“Stavo attraversando un periodo di ripresa dopo l’infortunio patito agli Assoluti indoor a fine febbraio, però negli ultimi 15 giorni stavo iniziando ad allenarmi regolarmente spostandomi nei palazzetti indoor della zona perché il Bione oltre a essere chiuso era comunque interessato dai lavori alla pista di atletica. Nelle ultime settimane tutto si è complicato e sto cercando di mantenere la forma facendo esercizi a casa, fortunatamente mio padre aveva realizzato una specie di palestra e riesco a fare degli esercizi che mi permettono almeno di mantenere un minimo di condizione”.

Il mezzofondista Mattia Padovani

Mattia Padovani

Mattia Padovani mezzofondista classe 1995 corre per l’Atletica Lecco Colombo Costruzioni. L’atleta azzurro avrebbe dovuto partecipare ai primi di marzo ai campionati mondiali universitari di cross a Marrakech, 1’51”21 di primato sugli 800m, 3’43”58 sui 1500m, 8’05”3 sui 3000m, 14’05”54 sui 5000m. “Sino alla chiusura delle scuole mi allenavo a Trento dove frequento l’università, dopo sono ritornato a casa a Lecco e mi allenavo regolarmente sulla ciclabile. Sono stato fermato alcune volte e ho dovuto mostrare il permesso in quanto atleta di livello nazionale, in quest’ultima settimana invece è capitato di persone che, vedendoti correre, mi hanno insultato. Magari persone che escono tutti i giorni per comperarsi il pacchetto di sigarette, ma per loro il problema sei tu che corri. Sinceramente ricevere insulti non è piacevole, mi sono sentito col mio allenatore e abbiamo deciso di restare in casa e di arrangiarci facendo tanti esercizi di forza o usando la cyclette sperando che questo brutto periodo passi in fretta”.

Il maratoneta Francesco Bona

Francesco Bona

Francesco Bona, maratoneta classe 1983 rappresentante del Cs Aeronautica Militare, è sposato con la lecchese Maria Righetti allenatrice di mezzofondo e responsabile del settore regionale. Francesco vanta un 14’09”65 sui 5000m, 29’18”56 sui 10000m, 1h03’52” sulla mezza maratona e 2h14’49” sulla maratona.
“In questo momento la corsa non è la mia priorità, non sto più doppiando e mi arrangio in casa con la cyclette o sul tapis roulant. Un allenamento al giorno riesco a farlo tutti i giorni, in questo momento difficile però la corsa viene in secondo piano”.

Maria Righetti

Anche Maria, oltre ad essere stimata allenatrice è a sua volta atleta di ottimo valore. Classe 1986 tesserata per l’Atl Lecco Colombo Costruzioni vanta dei personali di 4’35”13 sui 1500m, 10’00”13 sui 3000m, 17’26”33 sui 5000m, 36’08”12 sui 10000m, 1h17’17” nella mezza maratona e 2h45’49” sulla maratona.
“Non sto più uscendo da casa, cerco di fare qualcosa in casa e ai miei atleti ho modificato il programma inserendo esercizi che possono fare in autonomia in casa: funicelle, circuiti, esercitazioni varie…. Elisa Pastorelli, azzurrina della corsa in montagna, ad esempio ha la fortuna di avere un giardino in cui riesce anche a correre e così, oltre agli esercizi, fa anche 30’ di corsa su un anello di 200m. Sono grossi sacrifici per tutti ma se non li facciamo, il ritorno alla normalità sarà ancora più lungo”.

Michele Fontana mezzofondista di Pasturo

Michele Fontana mezzofondista di Pasturo, classe 1991 difende i colori del Cs Aeronautica Militare dopo aver militato per anni nelle file del Cs Cortenova prima e Atl Lecco Colombo Costruzioni. Azzurro agli ultimi europei di corsa campestre, più volte campione italiano partendo dalla categoria Cadetti sino a Promesse, personali di 3’43”14 sui 1500m, 8’01”84 sui 3000m, 13’58”82 sui 5000m, 1h04’54” sulla mezza maratona.
“Non mi trovo in Lombardia in questo momento e qui le restrizioni non erano così ferree. Sino ad oggi sono riuscito ad allenarmi regolarmente anche se non sto facendo grandi cose visto la situazione, ho un giro vicino a casa di circa 1,5km e mi allenavo lì senza grandi spostamenti. Purtroppo sabato scorso, appena sceso per iniziare l’allenamento, sono stato insultato… adesso cercano tutti un capro espiatorio per la situazione e sembra che noi runner siamo gli untori che diffondono il virus. Ho preso la macchina e sono andato in un altro posto, in mezzo ai boschi, ma mi rendo conto che vista la situazione ora i problemi sono altri”.

L’allenatore Sandro Marongiu

Sandro Marongiu è un allenatore sia del settore giovanile che assoluto. In tempi normali segue il settore giovanile del Team Pasturo, l’Atl Lecco Colombo Costruzioni e collabora con il gruppo dei Falchi con allenamenti di gruppo e programmi personalizzati.
“Questo è un anno difficile per l’atletica lecchese, prima abbiamo dovuto fare i conti con la mancanza della pista del Bione, problema che ora, alla luce degli ultimi accadimenti, passa in secondo piano. Col settore giovanile del Team Pasturo siamo fermi da un paio di settimane. Fino a quando era consentito allenarsi con le dovute precauzioni ci allenavamo  su un percorso di 1km ricavato lungo la sponda del torrente Pioverna a Cortabbio tre giorni a settimana e oltre a noi difficilmente trovavamo altre persone. Con i più grandini dell’Atl Lecco usavamo la pista di pattinaggio al Bione o il parco di Villa Gomez, adesso anche queste opzioni non sono più praticabili e quindi dobbiamo inventarci degli allenamenti alternativi in casa”.