Europei di atletica Under 23, il lecchese Montini: “Volevo la finale”

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Mattia Montini a Tallin (foto foto Fidal/Fidal)

Tallin europei Under 23, Italia prima nel medagliere

82 azzurri presenti in Estonia, tra loro il lecchese Mattia Montini

TALLIN – Non solo calcio con la nazionale azzurra campione d’Europa nel calcio, Matteo Berrettini finalista nel torneo di tennis a Wimbledon, ieri pomeriggio a palazzo Chigi a ricevere il premio da parte di Mario Draghi, c’erano anche i sei campioni europei Under 23 di atletica, Dalia Kaddari oro e primato italiano sui 200m con 22”64, Simone Barontini oro sugli 800m, Gaia Sabbatini oro sui 1500m, Alessandro Sibilio oro e primato italiano sui 400hs con 48”42 , Andrea Dallavalle oro nel salto triplo e Nadia Battocletti oro sui 5000m.

13 medaglie che proiettano al primo posto nel medagliere la nostra nazione

Dietro di noi la Spagna con 3 ori, 5 argenti e 5 bronzi, la Germania con 3 ori, 4 argenti e 1 bronzo, è un Italia che guarda tutte le altre dall’alto in basso, oltre ai cinque campioni europei già menzionati, Marta Zenoni argento sui 1500m per una doppietta azzurra, Manuel lando argento nel salto in alto, 4×400 azzurra anche lei argento, Anna Arnaudo argento sui 10.000m Eloisa Coiro argento sugli 800m, e per finire i bronzi di Edoardo Scotti sui 400m e di Andrea Cosi nella 10km di marcia.

Montini: “Volevo la finale e un record personale”

A vestire l’azzurro in questa edizione dei campionati c’era anche il lecchese di Ballabio, Mattia Montini nato e cresciuto nelle file dell’Atletica Lecco Colombo Costruzioni prima del suo arruolamento nel gruppo sportivo dei Carabinieri, il lecchese non è nuovo a queste partecipazioni in quanto già da Allievo ha partecipato ai campionati europei di Tblisi a cui ha fatto seguire l’europeo Juniores a Grosseto, e l’europeo Under 23 a Gavle.

L’ostacolista che in passato ha stabilito anche i primati italiani di categoria, vanta un 13“92 sui 110hs tempo ripetuto al centesimo anche in occasione delle semifinali di Tallin dopo il 14”00 delle batterie, peccato perché pur eguagliando il personale, non sia riuscito a centrare la finale, obbiettivo ambito dal lecchese:

“Personalmente non so se vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto – spiega – mi spiace perché sapevo di poter valere la finale, pensavo di poter migliorare il personale di un paio di decimi, sinceramente non ho capito realmente cosa mi è mancato in questa semifinale, alla fine ho eguagliato il mio record personale, ma…non era quello che volevo, mi aspettavo di poter fare meglio, volevo la finale con un record personale importante. Adesso staccherò un po’ la spina, non ho nessuna gara in programma tranne i societari a fine stagione, curerò un edema al ginocchio e un’infiammazione al tendine, ho bisogno di un po’ di riposo. Non sono soddisfatto al 100% della mia partecipazione a questo europeo, volevo la finale ma è pur sempre vero che sono stato il secondo degli esclusi e quindi sono pur sempre il 10° in Europa”.