Lettera di un allenatore, riflessione su un 16enne sportivo di oggi…

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L'allenatore Fabio Palma
L'allenatore Fabio Palma

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di un allenatore su un 16enne sportivo di oggi. L’allenatore è Fabio Palma e segue tante giovani promesse della squadra di arrampicata sportiva dei Ragni di Lecco.

“Si chiama Samuele e stiamo crescendo insieme.
Nel senso che quando mi hanno costretto nonostante avessi spiegato in ogni modo che proprio non ero adatto ad allenare in arrampicata perché non sapevo nulla di gare e non mi piaceva la plastica, lui era il bravino del gruppo. Bravino.
Insieme abbiamo clamorosamente vinto il titolo italiano Speed U14.
Insieme abbiamo avuto pazienza nell’aspettare che l’età biologica si allineasse con quella anagrafica, era rimasto piccolino passando di categoria fra gli Under 16 e quindi non vinse mai nel primo anno della categoria e una sola volta nel secondo. Nelle prime gare senior, a cui possono partecipare già gli Under 16, prese batoste anche memorabili. Ma lo iscrivevo lo stesso perché c’era un dettaglio: Samuele é molto, molto intelligente. Molto più della media. Che, per i maschi, non é granché sotto i 20 anni, qualora si metta di mezzo la questione consapevolezza.
Il ragazzo non è mai consapevole del perché stia al mondo, sto generalizzando ovvio ma per la stragrande maggioranza è così. Io mi iscrissi a ingegneria nucleare senza minimamente sapere cosa fosse una centrale nucleare, solo perché il nome era Cool. Andavo bene in tutte le materie che contavano (non le più serie, musica e arte sono le più serie e se avessero contato sarei ancora in prima media tanto ero scarso…), e quindi fluttuavo a vista nella vita con un solo scopo primario : divertirmi. Certo il divertimento era anche leggere, innamorarmi, risolvere uno studio di funzione, ma primariamente io dovevo finire la giornata 1) senza scopo 2) con un sacco di risate alle spalle
Samuele é sorriso e serenità fatta persona, però é consapevole ed ha uno scopo, come alla sua età, 16 anni, hanno in generale solo le femmine (poche magari, ma non rare), e lo vedo anche fra i miei 20 atleti e se ne parla sempre fra gli allenatori. “se avesse la testa della Bea o della Vale” etc etc
Non so neppure bene come vada Samu a scuola, qualche volta parla di insufficienze, ma é chiaro che se volesse sarebbe il primo di ogni classe salvo eventuale (come sapete rarissima, 1 su 100.000) presenza di Geni. Con lui parlo come con un adulto, anzi a dirla tutta come con pochissimi adulti, perché la maggior parte degli adulti, soprattutto i tifosi politici (bipartisan) sono ottusi da zona rossa intellettuale.
Ora, da circa 8 mesi Samuele é cresciuto pure fisicamente. Penso sia alto ora 174cm, ha un +12 di braccia, e ad Agosto 2020 é esploso in forza esplosiva e massimale, la coordinazione era già ai massimi livelli. Da piccolo e fragile é diventato una bestia. In un mese la Bea si é vista Samu sorpassare tipo una Lamborghini vs Fiat in Speed e Boulder. Bea é fuori del comune anche come intelligenza, rarissima bestia, sapeva e sa benissimo che i maschi tra i 14 e i 16 anni mettono un’inesorabile freccia nella forza, ma pur sapendolo é rimasta, come dire, un po’ così a vedere un simile sorpasso in 3 settimane, dicasi 3, come se lei fosse ferma.
Un esempio? Io non alleno le dita fino ai 16 anni, chi mi conosce sa che ho scritto un Manuale completamente rivoluzionario e rigoroso per l’arrampicata, Samu non ha mai toccato Trave e Pangullich fino a giugno 2020 (e tutt’ora zero Pangullich) e di dita era molto, molto debole.
Improvvisamente, su 1cm, é passato da trazionare a malapena a trazionare con 35-40kg di sovraccarico.
Ok, erano tre anni che lo allenavo in qualunque muscolo principale e qualche accessorio, ma capite bene che una ragazza che fino al 20 agosto gli dava la paga in tutto ci rimane un po’ così a vedersi sotterrata il 20 settembre…
Ed é meraviglioso vederli crescere, intelligenti e così forti. Samuele ora é un atleta, mi dice mio figlio che ne studia a migliaia da tutto il mondo, raro come l’etica in politica. In qualunque test fisico trasversale, che insomma possono fare atleti di tutti gli sport e replicabile, strapperebbe stupore a qualunque studioso. Salto in lungo da fermo, test di Sergeant. Trazione, piegamenti, addominali… Da due mesi mio figlio gli ha insegnato Stacco e con una seduta alla settimana si beve la tripletta a 100kg di riscaldo.
Insomma è un super atleta.
È da Nazionale e da gare europee e non solo, deve avere le sue possibilità, spero presto perché la vita scorre velocissima. A lui non aggiungerei veramente nulla. Ora si é pure innamorato della falesia, sabato prima della gara di corda che vinto (U18 Lombardia, dopo aver dominato le due di Boulder nei mesi scorsi) in falesia non ha salito un 8b mai provato prima in sole 3 ore solo perché erano le 19 (era arrivato alle 1530), faceva veramente freddo e gli si sono aperte le dita dal freddo, mentre mezz’ora prima era riuscito nell’impresa Juri, suo partner.
Ah dimenticavo, Samu non conosce invidia. Zero.
Per questo quando leggo stupidaggini tipo “ai miei tempi”
“i nostri nonni avevano fatto la guerra”
“negli Anni ’60 era tutto più difficile”
“negli Anni ’70 non avevamo le loro comodità”
E via stronzate dicendo…
– Rivedo Samu, la Bea, Vale, la Giulia. Etc etc, al funerale di mio papà, che non me lo aspettavo proprio, a fine ottobre
– Rivedo mia mamma che va da loro e gli dice, “siete bravissimi, Fabio parla sempre di voi”, io mi sono girato che mi veniva da piangere, mia mamma era felice di quella sorpresa
– Rivedo questi miei atleti superlativi e così migliori, migliori, di tutti quelli che difendono l’indifendibile oltraggio alla loro vita e alle loro libertà e alla loro adolescenza
E mi sale un nervoso da multa, come conseguenze.
Perché Samuele e quelli come lui io li frequento 6 giorni alla settimana minimo e, per mio papà e mia mamma e poi io e moglie etc etc, ed esattamente come per mio figlio vale questa straripante verità:
Noi rispetto a ‘sta generazione qua non valevamo un cazzo e questa è la generazione (parole di mio padre, che le prime scarpe le vide a 14 anni e che più volte dovette nascondersi dalle bombe) più sfigata da molti, molti decenni.
Ma così tanti che chi la critica dovrebbe solo vergognarsi e provare a 16 anni a stare rinchiusi senza socialità per 5 mesi.
Ma non capirebbe comunque.
E niente, é un onore e un dono da Dio (sì sono credente) avere uno come Samuele e crescere insieme a lui. Non me lo meritavo, mi è andata di culo”.