L’ultrarunner Lorenzo Schia fa tappa a Lecco: “Il lago? Mi aiuta a non sentire la fatica”

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L'ultrarunner Lorenzo Schia ha fatto tappa a Lecco
L'ultrarunner Lorenzo Schia ha fatto tappa a Lecco

Supportato dalla Federazione Italiana Escursionisti, è partito da Caporetto e arriverà a Monte Carlo

Nei giorni scorso ha incontrato il sindaco Mauro Gattinoni: “Sono affezionato alla vostra città”

LECCO – Ha fatto tappa a Lecco il lungo “cammino” di Lorenzo Schia, l’ultrarunner di origine parmense, che porta sulla sua maglietta il simbolo della Federazione Italiana Escursionisti. Dopo aver percorso il Sentiero Europeo E1 (2020) e il Sentiero Europeo E5 (2021), quest’anno ha deciso di affrontare il Sentiero Europeo E7 da Kobarid (Caporetto) a Monte Carlo – Nizza.

Partito lo scorso 3 settembre il runner ha già percorso qualcosa come oltre 600 chilometri e oltre 60.000 metri di dislivello (salita e discesa). Lorenzo Schia dopo aver raggiunto il Lago di Garda, da venerdì scorso sta affrontando il tratto lombardo della sua avventura che lo ha visto arrivare a Valcava dalla Bergamasca per poi proseguire verso Carenno e quindi la città di Lecco dove ha potuto stringere la mano al sindaco Mauro Gattinoni, al presidente della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino Carlo Greppi e ai referenti regionali Fie.

“Oggi (28 settembre, ndr) sto affrontando il Monte Barro e la tappa si concluderà a Brivio dove incontrerò alcuni componenti del comitato regionale Fie. Quindi proseguirò con un tratto pianeggiante verso Piacenza – ha raccontato in un momento di pausa -. Ho voluto fermarmi un po’ di più in zona perché sono affezionato a Lecco e perché il lago mi piace molto; dopo lunghe giornate passate a correre nei boschi, questo panorama mi aiuta a non pensare alla fatica soprattutto perché la strada verso il mare è ancora lunga”.

Lorenzo Schia con il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni
Lorenzo Schia con il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni

Lorenzo Schia ha deciso di affrontare il percorso da Est a Ovest per lasciarsi alle spalle subito la parte più complicata dell’itinerario: “Ho già avuto esperienze simili, ho percorso i tracciati E1 ed E5, questo modo di stare sui sentieri è per me naturale. Devo dire che in Lombardia ho trovato sentieri ben tenuti e ben tracciati perciò devo dire che da questo punto di vista non ho nessuna difficoltà, c’è la fatica per i dislivelli ma quella fa parte del gioco ed è messa in conto sin dall’inizio. Lecco mi ha accolto con i suoi panorami stupendi e questo devo dire che mi aiuta molto, così come gli incontri istituzionali o casuali che faccio durante il percorso: anche solo poche parole che però danno stimolo e aiutano a non pensare alla strada da fare”.

Lorenzo Schia nasce come sciatore: “Ho frequentato la montagna sin da piccolo e la corsa in montagna è sempre stata parte integrante degli allenamenti sugli sci. Lasciato lo sci è rimasta la passione per ultrarunning, ho fatto numerose gare e oggi, mentre affronto questi sentieri a lunga percorrenza, mi ritrovo a percorrere nuovamente i sentieri delle gare che ho corso ed è un po’ come ripercorrere la storia di questo sport”.

Il cammino è ancora lungo, a Lorenzo Schia vanno i nostri migliori auguri per un buon viaggio e un’emozionante avventura…

Un ringraziamento a Giancarlo Airoldi per le fotografie