Running. Bravi Bonanomi e Dell’Oro all’Adidas Infinite Trail

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Renato Dell'Oro, Paolo Bonanomi e Fabio Gonella

Bravi i due lecchesi nella gara a terzetti austriaca

Bonanomi “vola” nel suo tratto (7° assoluto)

BAD GASTEIN – Ottima prestazione per Paolo Bonanomi e Renato Dell’Oro all’Adidas Infinite Trail che si è disputato la scorsa settimana in Austria, per la precisione a Bad Gastein. I due lecchesi hanno fatto squadra nel team Compex insieme al milanese Fabio Gonella.

La prova che il trio ha affrontato è molto particolare, una staffetta divisa su due giorni. Giovedì scorso i tre atleti hanno disputato il prologo della gara, correndo ognuno quindici chilometri. La somma dei tre tempi (4:15:36”) qualifica il team Compex in quarantaquattresima posizione assoluta.

La gara vera e propria si è disputata sabato, con partenza alle quattro della mattina con “distacchi calcolati” a seconda dei risultati di due giorni prima.
La staffetta vede schierato Paolo Bonanomi nel primo pezzo di 25 km e l’atleta del Team Falchi ASD vola con gli stivali delle sette leghe, facendo segnare il settimo tempo assoluto nella frazione.

Paolo Bonanomi

Il secondo tratto – 60 km, 3800 metri di dislivello positivo – tocca al milanese degli Urban Runners Milano Fabio Gonella, ed è quello dove la squadra va più in difficoltà. L’ultimo pezzo lo chiude Renato Dell’Oro (Cama Racing Team) che percorre i restanti 40 km al massimo delle proprie possibilità, guadagnando qualche posizione e fermando il tempo sul complessivo 18:08:48”, valido per il 49° posto assoluto e il 32° nella classifica maschile, su circa duecento squadre al via.

“L’obiettivo non era di certo la classifica, a parte Paolo, non eravamo al livello degli extraterrestri presenti al via – dichiara Dell’Oro a fine gara – ma ognuno di noi ha dato il massimo senza risparmiarsi. Ringraziamo Compex per averci dato la possibilità di vivere un weekend di sport bellissimo. Personalmente sono molto contento di questa esperienza, sia dal punto di vista sportivo che umano, visto che ho corso con compagni che ho conosciuto a marzo e coi quali non mi sono mai allenato. Fabio era una conoscenza virtuale: mi ha fatto piacere conoscerlo di persona e creare, tra noi tre, un grande affiatamento che ci ha fatto condividere le emozioni di una gara di squadra.”