Sport e Fase 2, l’Atletica Lecco: “Con gli impianti chiusi non si riparte e al Bione siamo senza pista”

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Lavori sulla pista di atletica

Dal 4 maggio via libera gli allenamenti degli sportivi ma a Lecco il problema non è solo il virus

Longoni (Atletica Lecco): “La pista d’atletica è inutilizzabile e se non aprono gli impianti per noi cambierà poco”.

LECCO – Le competizioni restano sospese ma dal 4 maggio il Governo ha aperto sia all’attività sportiva all’aperto, nel rispetto della distanza di almeno due metri, che agli allenamenti a porte chiuse degli atleti, professionisti e non professionisti (indicati dal Coni, dal Comitato Paralimpico e dalle rispettive federazioni) in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o alle manifestazioni di carattere nazionale e internazionale.

E’ la Fase 2 dello sport che può gradualmente riprendere anche se a Lecco sconta un problema ulteriore ovvero i lavori in corso agli impianti esterni del Centro Sportivo del Bione.

“A Lecco siamo senza pista d’atletica quindi anche se la Fase 2 avesse tolto tutte le restrizioni, il problema principale sarebbe l’usufruirne” spiega Maurizio Longoni, segretario dell’Atletica Lecco.

Maurizio Longoni (Atletica Lecco)

“In questa fase è consentita la ripresa degli allenamenti agli atleti di interesse nazionale ma se gli impianti restano chiusi anche per i nostri, che si stavano allenando in altre piste anche fuori provincia, poco cambierà per noi. La questione principale è la riapertura degli impianti – prosegue Longoni – Provate ad immaginare chi fa salto con l’asta, o il lancio del martello o del giavellotto”.

“I mezzofondisti sono tra quelli che probabilmente riusciranno ad ottenere i maggiori benefici da questa fase 2, possono ricominciare a correre seguendo le regole, allenamenti individuali e tenendo la distanza se dovessero incrociare altri podisti, penso che per loro sia un bel passo in avanti, certo mancherà anche a loro la pista di atletica ma non sarà un problema andare a correre in ciclabile, in montagna o nei parchi quando riapriranno”.

L’incognita dei corsi per i bambini

“Un’altra questione ulteriore, che sarà probabilmente un problema anche in futuro – dice ancora Longoni – è la gestione dei corsi di avviamento allo sport, il nostro vivaio con i più piccoli che si trovano un paio di volte a settimana in palestra. Come si fa ad avere gruppo di ragazzi tutti raggruppati in palestra e a far rispettare le distanze tra di loro? Ad evitare i contatti? Chi pretende questo, probabilmente non sa nemmeno cosa sia l’atletica giovanile in cui si insegnano le basi per il futuro facendo giocare i ragazzi attraverso esercitazioni mirate”.

Pista d’atletica, lavori a maggio

Con lo sblocco dei cantieri il 4 maggio, dovrebbe ripartire anche l’intervento al Bione che sconta già dei ritardi, in particolare per la sostituzione degli spogliatoi.

Il rifacimento della pista di atletica

Riguardo alla pista d’atletica, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Corrado Valsecchi, “erano comunque programmati per maggio, per avere temperature più favorevoli alla posa del materiale ed evitare di vanificare l’intervento. Il Coronavirus non ha fatto differenza” prosegue l’assessore che in questi giorni si raccorderà con l’impresa per la ripresa dell’intervento.

Per la riapertura degli impianti “dobbiamo aspettare cosa ci dirà Regione Lombardia e eventuali chiarimenti del Ministero rispetto al decreto – spiega Roberto Nigriello, assessore allo Sport – Come amministrazione comunale non abbiamo possibilità di scegliere ma cercheremo di essere di aiuto e di intervenire per quanto possibile per ridurre i disagi di chi pratica lo sport”.