Utlac: 250 chilometri di corsa sulle montagne del lago di Como

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Utlac 2021

Presentata la prima edizione dell’endurance trail

Partenza da Lecco mercoledì 11 maggio alle ore 20

LECCO – 258 chilometri, 14.600 metri di dislivello positivo, 90 ore di tempo, 3 basi vita, 20 ristori: tutto questo è Utlac 250. La prima edizione dell’endurance trail che segue i sentieri di media montagna che circondano il lago di Como è stata presentata questa mattina, martedì, in comune a Lecco.

Fin dal 2016, quelli che oggi sono i soci della Società Sportiva Larius avevano in animo un progetto ardito e complesso. Un progetto sognato da molti fin dal 1994, quando tra i protagonisti della prima edizione dell’immortale Trofeo Kima si fece strada la possibilità di fare un altro “giro”, meno complesso, ma decisamente più lungo e ugualmente scenografico: il giro del Lago di Como. Con poco meno di 260 chilometri Utlac 250 porta il “giro alpino del Lago di Como” dal sogno alla realtà. La partenza è fissata per mercoledì 11 maggio 2022 alle ore 20 in piazza Cappuccini, a Lecco. Arrivo sempre a Lecco entro domenica 15 maggio alle 14.

Emanuele Torri, assessore allo sport del Comune di Lecco

“Utlac offre l’occasione di valorizzare una nuova esperienza outdoor. Sostenere la promozione di nuove gare nel nostro territorio ci consente di avvicinare, anche attraverso lo sport, sempre più persone, che conoscano la nostra città e le nostre montagne e che vi facciano esperienza, anche sfruttando un sentiero alla portata di tutti come quello del Viandante, che sta avendo in questi mesi una crescita esponenziale in termini di richieste di informazioni”.

Marco Canzi, presidente del gruppo Acsm Agam

“Abbiamo seguito da vicino, fin dai suoi inizi, lo sviluppo del progetto Utlac, di cui condividiamo gli obiettivi, a cominciare dalla valorizzazione dell’unicità del patrimonio di bellezze naturali e paesaggistiche di cui il nostro lago e le nostre montagne sono emblemi. Acsm-Agam, del resto, fa proprio della promozione dei valori e delle risorse del nostro territorio uno dei punti qualificanti del suo impegno, in un’ottica di sostenibilità a tutto campo. Questa nuova edizione costituisce un’ulteriore tappa di crescita del progetto, con uno sguardo proiettato al prossimo futuro, a cominciare dalle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che consentiranno ad atleti e turisti di tutto il mondo di scoprire il nostro territorio e restare conquistati dalle sue bellezze”.

Giuseppe Borgonovo, presidente di Acel Energie

“Con i nostri brand – Acel Energie, Aevv Energie ed Enerxenia – diamo ogni giorno energia ai nostri territori. Lo facciamo con la stessa passione e lo stesso impegno che animano lo spirito degli atleti che si cimentano in prove così impegnative, dove l’uomo si misura con sè stesso in un contesto di rara bellezza e in piena sintonia con la natura. Valorizzare questo territorio è il nostro obiettivo, in un’ottica di vicinanza alla comunità locale e di promozione delle sue risorse”.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche Franco Binaghi, Direttore dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, altro main sponsor della manifestazione.

Autonavigazione

Utlac 250 sarà una delle prime Endurance Trail italiane in totale navigazione. I capiscuola di questo stile sono gli atleti e organizzatori francesi e americani, Paesi nei quali si sta assistendo una conversione graduale e sistematica delle gare di Ultra ed Endurance esistenti. Utlac 250, con i suoi sentieri e l’orografia, ben si presta a questo stile, che impone di dotarsi di gps e di vivere un’esperienza unica nei grandi spazi del Lario: i sentieri non saranno segnati quindi da bandierine o basamenti. Ad accogliere gli atleti ci saranno 3 basi vita attrezzate (cucina, docce, dormitori, spogliatoi, bagni) e venti ristori lungo il percorso.

Pacer

Vista l’orografia del territorio in cui si svolge la gara, Utlac 250 è molto affine alle gare d’oltreoceano, note per svolgersi in grandi spazi, con dislivelli abbordabili e con lunghi tratti “corribili”. Questo mix di caratteristiche ha convinto l’organizzazione a permettere, per chi voglia, il Pacer, quindi l’accompagnatore. Tale accompagnatore potrà accompagnare l’atleta dalla base vita di Plesio, al 130° km. La scelta del Pacer è libera per tutti gli atleti, e per coloro che decideranno di averlo è una possibilità che porta con se anche una maggiore sicurezza, in modo che tutti possano vivere una grandiosa esperienza.

100% green

Sono molte le gare in Italia e nel mondo che, spinti da lodevoli intenzioni, combattono per un mondo senza plastica, contro gli sprechi, puliscono sentieri dai propri rifiuti e usano perfino auto elettriche per i trasporti. Un passo importante verso l’ecosostenibilità, a cui Utlac 250 si unisce con decisione. Con una differenza importante, legata principalmente a un’orografia congeniale per la Utlac 250: mentre alcuni non possono esimersi dall’utilizzare gli elicotteri per i trasporti in quota di materiale, personale e rifornimenti, Utlac 250 invece sarà al 100% una gara green. L’orografia permette di trasportare (coi mezzi elettrici) il materiale, il personale e le scorte sul posto.

Il territorio

Il Lago di Como è circondato da montagne note in tutto il mondo, percorse da sentieri di ogni genere: dai cammini – come il Sentiero del Viandante – alle ripide pietraie tipiche delle Grigne. Il percorso della Utlac 250 è molto eterogeneo e ha suo inizio da Lecco percorrendo il Sentiero del Viandante (con una breve variante per raggiungere il Manavello, sopra Mandello del Lario e Abbadia Lariana), per arrivare fino a Colico, luogo della prima base vita. Attraversando il fiume Adda a ridosso del Pian di Spagna si prosegue lungo la Via del Monti Lariani (anche qui percorrendo alcune brevi varianti a causa della folta vegetazione che oggi la caratterizza) fino al paese di Garzeno, dal quale ha inizio il sentiero che sale al punto più alto della gara, il Monte Bregagno. Percorrendo il suo lungo crinale verso sud si scende poi al rifugio Menaggio e infine a Plesio, paese della seconda base vita. Con un passaggio attraverso Grandola e Uniti si sale al Monte Crocione, luogo segnato dai resti delle strade belliche della guerra partigiana. Proseguendo per il crinale si scende poi verso la bella Val D’Intelvi. Un ultimo tratto porta a Cernobbio, luogo della terza base vita. Passando sul lungolago di Como ci si addentra nei sentieri fino a Brunate, per poi seguire i sentieri del Triangolo Lariano fino al Monte San Primo e fino alle porte del paese di Bellagio. Qui ha inizio l’ultimo tratto della gara: raggiunto il Ghisallo si segue il sentiero che passa sugli ampi crinali delle montagne sopra Onno e Valbrona, attraversa poi i Corni di Canzo e infine scende sul lungolago di Malgrate fino al ponte Kennedy di Lecco, l’ultimo baluardo prima dell’arrivo.

All’arrivo, nei giorni di sabato 14 e domenica 15 maggio, la piazza Garibaldi di Lecco ospiterà il Village dedicato alle aziende del mondo della montagna, gli operatori turistici del territorio, e lo street food focalizzato sulla cucina locale.