Pallamano. Intervista al DS del Sangiorgio Salumificio Riva Molteno Matteo Somaschini

Tempo di lettura: 3 minuti
Matteo Somaschini
Matteo Somaschini, direttore sportivo

 

MOLTENO – Una figura, ed una persona, molto importante quella di Matteo Somaschini direttore sportivo dell’HC Sangiorgio Salumificio Riva Molteno, formazione di pallamano che milita nel campionato di Serie A2.

Una stagione intensa quella appena conclusa, sotto ogni punto di vista. Una stagione vissuta a fianco della società, dello staff tecnico, dei giocatori. Anche lui sognava qualcosa di più importante per il Molteno. Ecco cosa ne pensa nell’intervista che è stata realizzata.

Che stagione è stata?
“A livello personale è stata una stagione molto positiva, a livello di ruolo invece è stata una stagione molto tranquilla rispetto alla stagione di A1 della passata stagione, sono due campionati totalmente diversi”.

Personalmente come giudichi il cammino della prima squadra?
“Personalmente penso che sia stato un cammino dai due volti, il primo fino a Natale più complicato, capire come Branko volesse che i ragazzi giocassero non è stato semplice ma da gennaio c’è stato un cambio di marcia e i risultati si sono visti”

Le tue considerazioni sul lavoro del tecnico, dello staff e della squadra?
“Dumnic ha dato ragione alla nostra scelta di portarlo a Molteno, è un grande allenatore, ha fatto con Alonso e Campestrini un grandissimo lavoro nelle scuole e nel vivaio della società e siamo sicuri che negli anni si vedranno i risultati. A livello di staff credo che ormai abbiamo raggiunto un grande livello, con una grande organizzazione che comunque andrà ancora di più ampliata con nuove figure che ci aiuteranno ancora di più. Sulla squadra come detto prima c’è stata una crescita che è sotto gli occhi di tutti, esempi come Galizia e Tagni diventati punti fermi della prima squadra, ma anche dei giovani tipo Colombo Crippa Bonanomi e Redaelli sono stati in grado di prendersi minuti importanti durante le partite”.

Cosa ci vuole per rivedere il Molteno nella massima categoria?
“Non credo manchi molto, una rosa un po’ più lunga e un po’ di esperienza in più durante certi momenti della stagione da gestire in modo diverso”.

Il Molteno è una società che lavora molto per la crescita dei giovani. Un tuo giudizio sul lavoro che si sta facendo?
“Come detto prima la società ha investito molto questa stagione nel settore giovanile, e nelle scuole col il progetto creato da Gianni Breda che ha visto portare a Molteno 260 bambini il primo maggio per il torneo finale del progetto scuole. Siamo già a lavoro per programmare la prossima stagione con i presidi delle varie scuole. È fondamentale questo lavoro per una società come la nostra”.

Un ringraziamento o un saluto?
“Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno aiutato in questa stagione la società, non faccio nomi per non dimenticare nessuno ma tutte le persone che hanno aiutato ci tengo a ringraziarle. Un grazie va al comune che ci è sempre vicino, alla chiesa che ci permette di allenarci presso il palazzetto e a tutti gli sponsor che grazie al loro contributo possiamo fare tutto quello di buono fatto e speriamo di averne sempre di più a sostenerci. Un grazie va al nostro grande tifo. Poche realtà hanno un tifo così è nelle ultime gare casalinghe abbiamo avuto il tutto esaurito “.