Bmx. Marco Radaelli riscrive la storia e regala all’Italia il primo successo mondiale

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Marco Radaelli in maglia iridata accanto a papà Andrea, suo allenatore e presidente del Team Bmx Garlate
Marco Radaelli in maglia iridata accanto a papà Andrea, suo allenatore e presidente del Team Bmx Garlate

Il 18enne di Garlate strepitoso: “Un risultato pazzesco sotto tutti i punti di vista”

“Quando ho tagliato il traguardo ho rivisto come in un film tutti gli allenamenti e i sacrifici fatti per arrivare sin qui”

GARLATE – “Un risultato pazzesco sotto tutti i punti di vista”. Sono passati ormai un paio di giorni dalla grandissima vittoria di Marco Radaelli, 18enne di Garlate, al campionato del mondo Juniores di Bmx a Papendal (Olanda), ma l’emozione è ancora tanta.

A parlare è Andrea Radaelli, papà e allenatore di Marco che da una decina di anni segue il figlio, protagonista di una escalation pazzesca che lo ha portato dalle gare provinciali al tetto del mondo. Marco Redaelli domenica scorsa è entrato di diritto nella storia della Bmx mondiale, un risultato frutto di sacrifici e rinunce: “L’ultimo mese lo ha trascorso solamente ad allenarsi, con la storia del Covid ha evitato pure di frequentare i suoi amici per evitare di veder vanificato tutto il lavoro fatto per arrivare al mondiale”.

In Olanda Marco ha sfoderato la gara perfetta. Al via una novantina di ragazzi, i migliori del mondo, già essere lì non era scontato. Il garlatese ha vinto le prime quattro manche (8 atleti al via, si qualificano solo i primi 4), meno di 40″ di gara da affrontare a tutta, con la consapevolezza che anche il minimo errore si paga a carissimo prezzo. Nella quinta gara è arrivato secondo d’un soffio; nella sesta, la semifinale, è stato fantastico recuperando dall’ultima alla terza posizione.

Marco Radaelli campione del mondo Juniores

E poi la finale, un capolavoro fatto di intelligenza tattica, cuore e gambe: dopo la partenza resta intruppato nel gruppetto, evita una caduta ed esce al terzo posto. Marco ci crede, ma quando il primo dopo un salto finisce a terra e l’italiano si ritrova secondo si capisce che la magia è possibile. E la magia sta tutta nell’ultima curva verso sinistra: il lecchese sembra telecomandato, infila il primo all’interno e strappa la medaglia d’oro dal collo del francese. Marco Radaelli è campione del mondo!

“Un risultato difficilissimo e importantissimo – continua papà Andrea -. Ogni gara durava 37 secondi, velocità pura, ma allo stesso tempo devi stare attento a tutto perché non sono ammessi errori. Marco era pronto sia fisicamente che mentalmente e ci ha regalato questo risultato storico. Già conquistarsi il pass per un mondiale non è facile, arrivare in finale non era affatto scontato, poi la medaglia d’oro… ha affrontato avversari di altissimo livello ma fin dalla prima gara ha mostrato di avere una marcia in più, il suo cammino è stato perfetto. Marco ha fatto tante vittorie, anche ai campionati europei nelle diverse categorie, ma questa è davvero unica!”

 

“Quando ho tagliato il traguardo ho rivisto come in un film tutti gli allenamenti fatti per arrivare sin qui: tutti i sacrifici, le volte che ho rinunciato a uscire con gli amici… – ci ha raccontato Marco – Però mi sono reso conto di quello che ho fatto sono quando ho abbracciato mio papà, è stata un’emozione incredibile”.

Oltre alla forza fisica, per vincere servono strategia e rapidità di decisione. Come ci si allena? “E’ un aspetto che col tempo diventa istintivo. Hai una frazione di secondo per decidere cosa fare, l’importante è essere convinti di quello che si sta facendo e portarlo avanti fino in fondo, altrimenti se c’è anche un 1% di dubbio allora sbagli. E’ una dote che può essere più o meno sviluppata ma si può allenare e anche io, come tutti, ci ho lavorato tanto”.

Marco, studente del Badoni e atleta del Team Bmx Garlate, squadra di cui il papà è presidente, però guarda già avanti: “Adesso faccio qualche giorno di riposo ma poi devo tornare in sella perché il 3 e 4 settembre mi attende una tappa del circuito europeo. Se penso all’Olimpiade? Qual è l’atleta che non vorrebbe partecipare a un’Olimpiade? E’ chiaro che nel 2024 avrò l’età giusta per l’appuntamento di Parigi, ma è ancora lungo il percorso per la qualificazione della nazionale italiana. So solo che mi aspettano anche tanti anni di allenamenti ma sono tranquillo perché la Bmx è ciò che mi piace fare”.

Le congratulazioni dell’amministrazione di Garlate

Marco Radaelli si allena sulla pista di casa in via Puncia a Garlate. E proprio dall’amministrazione comunale del suo paese guidata dal sindaco Giuseppe Conti sono arrivati i complimenti per il grandioso risultato: “Garlate sul tetto del mondo! Marco Radaelli campione del mondo Bmx Juniores. Complimenti Marco! Siamo molto contenti. Marco è un ragazzo che si allena duramente e insieme studia e ha una prospettiva olimpica. E’ la punta di diamante di un movimento che ormai a Garlate, nato dalla passione di suo nonno Dante e sviluppatosi in questi anni con suo padre Andrea ma anche con tanti altri apporti e adesioni è ormai frequentato da quasi cento atleti nelle varie categorie. Il progetto di ampliare il centro, già finanziato da Regione e Comune, e che sta muovendo i passi della progettazione e della acquisizione dei terreni necessari, è il riconoscimento a tanta professionalità e alle potenzialità di questo sport. Non si diventa campioni del mondo di una specialità olimpica per caso”.