Sirtori. “Un diverso stile di vita”, in cattedra la climber Nina Crepez

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nina caprezSIRTORI – Per coloro che prediligono l’incontro con le novità imprevedibili che scardinano la consuetudine di un vivere conforme a regole determinate, si fa breve ormai il tempo per gustarsi un’occasione speciale. “Un diverso stile di vita” è quanto verrà proposto il prossimo 27 febbraio presso il salone di df Sport Specialist a Bevera di Sirtori, dove è attesa una giovane climber elvetica, che della sua scelta di vita, orientata ad una piena libertà, ha fatto il trampolino di lancio anche per la sua sfrenata passione per l’arrampicata.

Nina Caprez, 27 anni compiuti solo da poco, ha già salito i più alti gradini che fanno gola a tutti quelli che si sono innamorati dell’arrampicata, e questo lo potremo vedere. Dove poi potrà mai arrivare, lei nemmeno si preoccupa di immaginarselo, avendo scelto di vivere istante per istante senza costrizioni di programma, dove perfino l’arrampicata si inserisce come attuazione di puro piacere.

Prepariamoci allora ad ascoltarla anche alla luce di quello che impropriamente si indica con il nome di filosofia della vita. Se filosofia è un’altra SILBERGEIER_foto_4cosa, possiamo chiarire subito che non tutti saranno tenuti a convenire con le sue convinzioni, dalle quali procede poi quella prassi che non potremo fare a meno di ammirare. E così quando afferma che a lei piace arrampicare, intende dire che arrampica quando e come le piace, e su questo per ora ha posto le basi della sua giovane esistenza.

La sua sarà una serata in cui riuscirà difficile non essere da lei colpiti, non solo per la sua travolgente personalità, ma di più per l’esposizione delle esperienze vissute nell’arrampicata pura sulle vie che recano i simboli invalicabili delle difficoltà. Conta sapere che lei ha viaggiato ovunque, arrampicando su ogni tipo di roccia, dai big wall in Patagonia e Kirghisia, sui blocchi in Argentina, dal deep water soloing in Thailandia, all’arrampicata sportiva in tutta Europa e America: ma contano ancora di più le sue famose vie estreme, come “Ultime dèmence” (5 tiri, 8a+), “La Ramirole” (5 tiri, 8b), “Hotel Supramonte” (11 tiri, 8b) in Sardegna, le placche alla “Silbergeler”. Se poi non saranno bastate le sue parole a chiarirci del tutto la dimensione della sua qualità eccelsa, ci sarà riservato per ultimo di assistere senza fiato al filmato di ventidue minuti che la riprende, sulla mitica parere calcarea del Ratikon, mentre si infila acrobaticamente i sei tiri, 8b+, di “Silbergeler”: e qui si rimarrà davvero esterrefatti!