Basket femminile, Luca Missaglia nuovo coach dell’U16 Adinox Starlight

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Luca Missaglia è il nuovo coach dell'U16 Adinox Starlight

Ex giocatore di basket Missaglia guiderà le giovani dell’Under 16

Obiettivo: crescere. “Ho grande fiducia nelle giocatrici”

VALMADRERA – Un volto nuovo all’interno del gruppo allenatori. Lui è Luca Missaglia, da quest’anno aiuto coach della compagine dell’under 16 della Adinox Starlight. Luca Missaglia, abita a Lecco, ex giocatore di basket presso la Polisportiva Rovinata, l’Aurora San Francesco e la Polisportiva Lierna. Ha ripreso quest’anno a giocare nel GSG Lecco in CSI dopo quasi due anni di stop per infortunio.

“Ho iniziato ad allenare all’età di 15 anni presso l’Aurora San Francesco categorie giovanili maschili, partendo dal minibasket fino ad arrivare all’Under 21 della stagione 2017/2018, dove con il gruppo dei 97/98/99 riusciamo a vincere il campionato provinciale e poi anche la fase regionale dopo due finali perse nelle precedenti stagioni. Nella stagione 2018/2019 “lascio” il basket maschile per dedicarmi a quello femminile”. Poi la telefonata da parte del presidente Pino Scelfo: “Ho ricevuto l’inaspettata telefonata di Pino e dopo aver parlato con Alberto Colombo non potevo che accettare di venire ad allenare alla Starlight. La squadra delle under 16 è molto giovane, siamo più piccole rispetto all’età della categoria e dobbiamo crescere. Anche per questo abbiamo avuto alcune difficoltà nelle amichevoli fatte finora. Ciononostante, questo è per me è un grande incentivo e sono sicuro che le ragazze già quest’anno faranno vedere grandi miglioramenti. A fine settembre ho anche passato l’esame del corso allenatore di base”.

Sulle sfide future Missaglia ha commentato: “Mi piacerebbe poter continuare con questo progetto dell’under 16 per 3-4 anni, per dare continuità come avevo fatto col maschile e per provare perché no anche a vincere. Ho sempre grande fiducia nelle giocatrici, spero di riuscire a trasmettergliela ma soprattutto di trasmettere la mia passione per il basket, che resta per me l’insegnamento più importante da lasciare”.