CAB Polidiagnostico, aperto un nuovo punto prelievi a Casatenovo

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Il direttore del Cab Paolo Godina

Nell’ultimo trimestre il Cab ha assunto 15 dipendenti

Il direttore Paolo Godina: ” Oggi il nostro laboratorio lavora quattro volte di più di un anno fa”

MESSAGGIO PROMOZIONALE – In un momento complesso come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da continui cambiamenti, in un contesto nazionale segnato dalla Pandemia, la sanità privata ricopre un ruolo fondamentale per portare speranza nel futuro. Cab Polidiagnostico presente in nove Comuni della Brianza, nell’ultimo trimestre ha aperto una seconda struttura a Casatenovo e assunto 15 dipendenti.

“Pochi giorni fa abbiamo inaugurato un nuovo punto prelievi (raddoppiando così l’offerta) nel cuore della Brianza, a Casatenovo, ottimizzando la nostra attività: da una parte prelievi e tamponi Covid-19, dall’altra gli ambulatori per le visite specialistiche – precisa il direttore di Cab Polidiagnostico, Paolo Godina -. In generale è stato un anno particolare: in primavera, con lo scoppio della pandemia, gli accessi ai nostri centri si sono ridotti fino al 70%. Poi siamo ripartiti, con maniacale attenzione a tutti i protocolli di sicurezza e igienizzazione. Oggi il nostro laboratorio lavora quattro volte di più di un anno fa, abbiamo assunto 15 persone e ampliato alcune strutture. Il Bilancio 2020? In termini numerici sarà assolutamente positivo, ma quello che mi riempie di soddisfazione è il lavoro di team dimostrato. Abbiamo operato 24 ore su 24, senza guardare al sabato o alla domenica”.

Cab Polidiagnostico ha investito fin da subito sull’aspetto tecnologico, inserendo la possibilità di prenotazione online e pagamento anticipato di alcune prestazioni mediche. Dimostrando quanto l’innovazione sia fondamentale oggi.

“Ce ne accorgiamo ogni giorno di più. Durante la prima ondata siamo arrivati a ricevere 9000 chiamate in un giorno, un numero ingestibile umanamente. Così abbiamo potenziato il nostro sito e oggi abbiamo ridotto sensibilmente i tempi di attesa con l’operatore e di presenza nel centro. Sicuramente possiamo ancora migliorare su questo fronte, ma siamo sicuramente sulla buona strada”.

Ad oggi le prestazioni più richieste sono ovviamente tamponi rapidi e test sierologici. “In questi giorni abbiamo iniziato a proporre anche un test combinato antigienico capace di fare un’ulteriore analisi differenziale tra influenza classica e Covid-19. Considerata la scarsa disponibilità di vaccini antinfluenzali un test di questo tipo è sicuramente strategico per il periodo autunnale e invernale. La tendenza, poi, è di potenziare l’attività domiciliare per i sintomatici. Un servizio già molto richiesto e con tempi di attesa brevissimi, composto da un team di 20 infermieri che effettuano prelievi del sangue, tamponi Covid-19 e elettrocardiogrammi. In generale tutte le attività sono molto richieste proprio a causa della saturazione degli ospedali. Tra i settori in crescita sicuramente la psichiatria e la psicologia, mentre è ferma (causa lockdown) la medicina sportiva”.