Il Comune di Ballabio compra la storica Baita di Bongio e il Bivacco Emanuela

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Ballabio Bongio
Foto di rito dopo la firma dell'atto notarile

Il sindaco “Una giornata storica per i Ballabiesi”

120mila euro il costo dell’operazione finalizzata oggi dal Comune di Ballabio davanti al notaio Federica Croce

BALLABIO – La firma dell’atto notarile avvenuta oggi presso lo studio del notaio Federica Croce di Lecco sancisce il passaggio della Baita di Bongio al patrimonio del Comune di Ballabio. Un passaggio atteso da tempo, che segna un cambio di prospettiva per uno dei luoghi più rappresentativi della comunità: da punto d’appoggio storico del Cai di Ballabio a bene pubblico destinato a rimanere nelle mani dei residenti.

La struttura, collocata sul versante ballabiese del Monte Due Mani e da decenni frequentata da famiglie, associazioni, scolaresche e gruppi dell’oratorio, continua a essere un riferimento per iniziative sportive come la “Bongio Trip” e per tradizioni consolidate, tra cui la fiaccolata natalizia (quat’anno in programma il 23 dicembre). L’atto firmato oggi comprende anche il Bivacco Emanuela e i terreni circostanti, per un importo complessivo di 120 mila euro.

Ballabio Bongio
La baita di Bongio

Nel commentare l’operazione, il sindaco Giovanni Bruno Bussola parla apertamente di un momento decisivo per la comunità: “Una giornata storica per i Ballabiesi, appassionati di montagna e non solo, che ci permette di realizzare la nostra visione finalizzata a mantenere per sempre un uso pubblico di questo luogo magico”. Bussola richiama inoltre gli impegni assunti in campagna elettorale: “Con il nostro Programma Elettorale avevamo dichiarato l’intento di voler valorizzare il turismo di montagna e siamo convinti che questa acquisizione abbia un’importanza strategica per la realizzazione di questo obiettivo”.

Il primo cittadino pone l’accento anche sul lavoro tecnico svolto nelle fasi preparatorie: “Desidero ringraziare l’architetto Marcello Tommasi che ha seguito tutto l’iter di questa complessa operazione”. Poi conclude con una riflessione sul significato politico dell’iniziativa: “Fare politica non consiste in un mero disbrigo delle pratiche correnti ma nel cercare di realizzare dei sogni con una visione del paese: la baita di Bongio rimarrà così per sempre in mano ai ballabiesi!”.