Lasco il bandito della Valsassina, premiati i disegni degli alunni

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OLYMPUS DIGITAL CAMERAPRIMALUNA – Ultimo atto, a Primaluna, del ciclo dedicato al concorso dei disegni ispirati a Lasco, il bandito della Valsassina, realizzati nelle scuole di Casargo, Cortenova e Esino Lario.

Pinuccia Nasazzi, ideatrice del gioco del Lasco, aveva già seguito personalmente la mostra allestita nella sala consiliare della sede di Barzio della Comunità montana della Valsassina per tutto il periodo di svolgimento della Sagra delle Sagre.

“Sono stati nove giorni importanti – spiega la scrittrice e ricercatrice esinese – per tutti coloro i quali avevano aderito a questo singolare progetto scolastico e un grazie speciale va alle insegnanti che hanno sostenuto con convinzione l’iniziativa”. “Penso alle maestre Laura di Casargo, Anita di Cortenova e Elvezia di Esino Lario – aggiunge – perché senza il loro apporto, che ha trasmesso energia e entusiasmo ai ragazzi che hanno realizzato ben 200 disegni, la mostra non sarebbe stata possibile”.

Pinuccia Nasazzi non manca di sottolineare come i doni idealmente ricevuti dalla Valsassina nei nove giorni in cui è rimasta allestita la mostra siano stati indimenticabili, a cominciare dall’aiuto ricevuto per quanto ha riguardato l’allestimento della mostra da Emanuele Riva, il giovane illustratore di Pasturo che ha disegnato alcune carte del gioco.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA“Penso poi all’omaggio che la guardia ecologica pasturese Carlo Civilini ci ha fatto – aggiunge la Nasazzi – prestandoci  un modellino del castello di Baiedo da lui stesso realizzato con le pigne di pino mugo, ispirandosi al celebre modello originale di Leonardo da Vinci. La foto di quel modello è tra l’altro presente nel tabellone del gioco del Lasco, sulla casella di Pasturo”.

Il grazie di Pinuccia Nasazzi va quindi ai numerosi visitatori che hanno apprezzato la mostra con la loro presenza e le loro domande, oltre che ai politici e ai pubblici amministratori, compresi alcuni ex sindaci che in passato hanno ricoperto ruoli di responsabilità all’interno della Comunità montana. “Non sono mancati neppure storici ed esperti del romanzo del Lasco – osserva sempre la scrittrice – e personalità della Valle che mi hanno  invitato ad andarli a trovare per cercare e selezionare nei loro archivi materiale e notizie sullo scrittore ottocentesco di Bellano Antonio Balbiani, che oltre al romanzo del Lasco ha  pubblicato anche scritti su temi agro-pastorali di indubbio interesse per il nostro territorio”.

Tra gli altri, ha visitato la mostra allestita a Barzio Massimo Favaroli, direttore del Parco dello Stelvio e della Biblioteca di Bormio. Questi è rimasto piacevolmente sorpreso del lavoro svolto con le scuole e ha invitato Pinuccia Nasazzi a recarsi a Bormio per concretizzare un progetto di scambio tra Valtellina e Valsassina proprio sul tema del Lasco.

Lasco-bandito_2014_concorso-disegni_Valsassina (7)L’ultimo atto del concorso, come detto, è andato in scena al teatro di Primaluna, dove il regista della filodrammatica di Pasturo, Gigi Orlandi, e  gli amici attori Angelo Vitali e Claudia Ferraroli hanno deliziato i presenti con le scene di Lasco, regalando sorrisi tanto ai bambini come agli adulti.

“Un grazie particolare va proprio al regista e agli attori per l’animazione teatrale e il lavoro svolto a sostegno del nostro progetto con le scuole – osserva ancora l’ideatrice del gioco del Lasco – In sala c’erano tra gli altri il neoeletto sindaco di Parlasco, Renato Busi, il quale ha illustrato il progetto attuato con il “borgo dipinto”, la sua “vice” Monica Mincao, il nuovo sindaco di Cortenova Valerio Benedetti, l’assessore alla Cultura di Pasturo, Andrea Moneta, e Giovanni Pasquini, presidente della Commissione cultura della Provincia di Lecco. Quest’ultimo si è reso disponibile a valutare un progetto culturale per incrementare ulteriormente il programma del Lasco nelle scuole, disponibilità che ha portato entusiasmo a tutti quelli che stanno operando attorno al progetto di valorizzazione del romanzo di Balbiani come apporto alla promozione turistica valsassinese”.

Pinuccia Nasazzi, scrittrice e ricercatrice di Esino Lario.
Pinuccia Nasazzi, scrittrice e ricercatrice di Esino Lario.

Nell’occasione sono stati premiati i vincitori del concorso di disegni e la più grande soddisfazione, per gli stessi alunni ma più ancora per i promotori dell’iniziativa, è stata quella di trovare su numerose schede di votazione la scritta “Complimenti a tutti i bambini, gli eroi della Valsassina siete voi”.

I personaggi più votati sono stati il conte e il Lasco e la scelta è stata quella di decretare tre vincitori, considerata la differenza di voti davvero minima. Per Cortenova vittoria dunque di Giovanni Manzoni con il disegno che ritraeva il conte in primo piano e, sullo sfondo, il castello di Marmoro, per Casargo primo premio a Vitoria Silva Queiroz con il soggetto del conte e ancora a Casargo successo di Carmela Anelo e del “suo” Lasco.

“Tutti i disegni realizzati dai bambini – conclude Pinuccia Nasazzi – saranno per noi fonte di ispirazione in sede di predisposizione del materiale per la promozione turistica. E un grazie speciale va alla casa editrice “Fabbrica dei Segni”, alla quale si deve la pubblicazione del gioco del Lasco e che ha fatto da sponsor al progetto”.

Durante la mostra è stato realizzato un video in cui la scrittrice esinese spiega la storia del bandito della Valsassina proprio attraverso i disegni dei bambini. Il video “Lasco il bandito e gli eroi della Valsassina” può essere visionato su YouTube.

Lasco-bandito_2014_concorso-disegni_Valsassina (2)Il racconto Lasco il bandito della Valsassina è stato scritto dopo la metà dell’Ottocento ma è ambientato nel 1688 sopra lo scenario storico delle vicende del Lago di Como e della Valsassina di quel periodo, qualche anno dopo il passaggio dei Lanzichenecchi. La storia si svolge in un imponente maniero ricostruito alla rocca di Marmoro, nei pressi di Parlasco, dove vive il conte Sigifredo Falsandri con la famiglia e i suoi servitori.

Il romanzo, a detta di molti, è affascinante e crudele al tempo stesso per via di tutti gli eventi descritti da Antonio Balbiani. Non mancano colpi di scena e imprevisti, specie quando alcuni giovani del luogo scoprono che il conte di Marmoro, conosciuto come “il buonsignore”, è proprio Lasco, il bandito della Valsassina.

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