Sabato e domenica di festa per il CAI di Ballabio che compie 40 anni

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BALLABIO –Quarantanni di passione per la montagna e di impegno verso le giovani generazioni: il CAI di Ballabio festeggia il suo traguardo e in questo fine settimana ha salutato questa importante ricorrenza insieme ai soci e ai ragazzi del corso di alpinismo giovanile.

Una festa iniziata già sabato pomeriggio alla sede dell’associazione con il discorso del presidente Giuseppe Orlandi, conosciuto da tutti col nome di Calumer, al suo secondo mandato alla guida del club alpino ballabiese.

A seguire l’aperitivo e lo spostamento al parco Grignetta dove per una cena a base di polenta taragna, salumi e formaggi, una serata allietata dai canti del coro alpinismo Stelutis di Brivio e durante la quale si è svolta la proiezione delle spedizioni firmate dal Cai Ballabio che oggi conta 150 associati.

La torta per i 40 anni dell’associazione

 

Domenica le celebrazioni sono proseguite, con le premiazioni dei soci (Rinaldo Tagliaferri e Natale Dell’Oro come primi due presidenti del CAI a cui p stato dedicato un riconoscimento, Luigi Corti Alberto Balossi Erminio Manzoni Invernizzi Giuseppe Beri Giosuè Pirovano Alberto). Lo stesso Calumer è stato omaggiato con un presente dal Consiglio direttivo.

Poi la Santa Messa celebrata da don Giovanni e il pranzo preparato dal ristorante Sportinge; infine la premiazione, alla presenza del sindaco Alessandra Consonni, dei bambini partecipanti al CAI Alpinismo Giovanile.

I piccoli premiati dell’Alpinismo Giovanile

 

“Abbiamo fatto delle belle escursioni, dal Legnone al ghiacciao del Ventina, istruendoli su come ci si deve comportare in montagna, spiegano doro che si tratta di un ambiente diverso da quello che vivono quotidianamente, spiegandogli come si deve camminare e come ci si deve comportare in caso di difficoltà” ha spiegato Calumer.

Giuseppe Orlandi, detto Calumer, presidente del Cai di Ballabio

 

Per il sindaco Consonni “i 40 anni della sottosezione di Ballabio del Cai sono un grande traguardo, eppure l’anniversario rischia di essere persino riduttivo, perchè non si può ignorare che questo gruppo appartiene al Cai di Lecco, che di anni ne ha compiuti più di 140. Dai tempi in cui la sottosezione di Ballabio ha mosso i primi passi, alla fine degli anni Settanta presso l’oratorio di Ballabio Superiore, ad oggi, tanta acqua è passata sotto i ponti, e tanta storia è stata scritta dai membri di questa associazione: storia del nostro paese e storia dell’alpinismo, costellata di spedizioni esaltanti ma anche, purtroppo, segnata da dolorose perdite”.

Il sindaco Consonni premia i bimbi del CAI ballabiese

 

“Ma i ballabiesi – ha proseguito il sindaco – pensano, con gratitudine, al loro Cai anche per il suo ruolo sociale ed educativo, forgiando le nuove generazioni all’insegna di sani valori, e per il suo ruolo di promozione del territorio che ha come emblema la realizzazione della ferrata sul Monte Due Mani negli anni Ottanta”.

Nel solco di questa tradizione, come ha sottolineato lo stesso sindaco, il Cai ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’anello dei sentieri, ormai in fase avanzata di esecuzione: “Grazie alla partecipazione della sottosezione ballabiese del Cai al tavolo di lavoro con l’amministrazione comunale e con le altre associazioni locali della montagna, e ai sopralluoghi, è stato possibile definire un progetto che ci ha consentito di vincere un consistente bando di finanziamento. A brevissimo – ha concluso Consonni – questi lavori saranno conclusi, e Ballabio avrà compiuto un passo importante nella valorizzazione dei tesori del proprio territorio, dotandosi di una rete di sentieri, attrattiva e attrezzata”.