Conclusa la festa di quartiere a Castello, ripresa dopo lo stop a causa della pandemia
Agostino Riva: “Dobbiamo ringraziare di cuore il gruppo dei volontari di tutte le età che hanno lavorato insieme”
LECCO – Si è conclusa domenica la 31 esima edizione della Fiera di Castello. Sono trascorsi ben tre anni dalla ultima edizione, a seguito delle restrizioni collegate alla pandemia e il gruppo dei volontari che l’ha resa possibile è rimasto piacevolmente stupito dall’ottima accoglienza riservata alla kermesse.
La voglia di ritrovarsi, di mangiare qualcosa, di fare quattro salti è stata fortissima e ha reso questa edizione, peraltro solo sfiorata dal maltempo, un autentico successo.
“Dobbiamo ringraziare di cuore il gruppo dei volontari” sono le parole di Agostino Riva che ha coordinato il centinaio di persone che hanno dedicato il loro tempo e le loro energie alla realizzazione della Fiera.
“Un gruppo che ha visto presenti in modo trasversale tutte le età, dai giovanissimi agli ottuagenari che insieme hanno lavorato e reso possibile gli eventi, a partire dalla installazione delle strutture, alle cucine, la pizzeria, la pesca di beneficenza, il bar, il torneo di burraco, la tombolata.”
Come sempre il clou si è avuto con la serata di giovedì 26 maggio e la serata con la polenta taragna degli Alpini di Castello, dove la Fiera è stata presa letteralmente d’assalto. Ma anche le altre serate hanno visto presenze importanti che hanno potuto assaggiare i diversi menu proposti.
Famiglie, giovani, bambini (attratti dai gonfiabili) hanno affollato gli spazi e la tensostruttura montata per l’occasione negli spazi dell’oratorio e del campo di calcio.
“Un momento di condivisione che ha letteralmente rianimato il rione facendolo tornare ai momenti pre –pandemia” le parole soddisfatte di don Mario Fumagalli, parroco della parrocchia di Castello.