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LECCO – Una produzione tecnicamente curata fin nel più piccolo dettaglio sia durante le riprese, per le quali sono stati utilizzati numerosi accessori e camere, sia in fase di montaggio, ad esempio con la color correction studiata al microsecondo.
Emblematico è del resto già il titolo del nuovo video prodotto dall’Asd Ragni di Lecco: “La liberazione del gesto – Youth sport climbing”.
In 4 minuti e 19 secondi è racchiuso il racconto di un’avventura, quella della squadra giovanile dei “maglioni rossi” inizialmente in azione sulle pareti della palestra di arrampicata della Comunità montana del Lario orientale, in via Carlo Mauri a Lecco.
Le immagini (in bianco e nero nella prima parte del filmato) raccontano più di ogni parola lo sforzo e l’impegno di ragazze e ragazzi che si avvicinano al mondo dell’arrampicata con l’entusiasmo, tutt’altro che scontato, tipico dell’età e che si accompagna a una gran voglia di fare. E di stupire.
Nei volti e nei gesti dei giovanissimi climber è racchiuso il fascino di una disciplina sportiva che sa entusiasmare e regalare momenti di autentico spettacolo anche a quanti assistono alle evoluzioni dei suoi interpreti.
Lasciata la palestra, le immagini si spostano all’esterno. E lì lo spettacolo è assicurato, così come le emozioni.
Significativo il commento di Fabio Palma, presidente dei Ragni. “Quando ho visto per la prima volta questo video – spiega – mi sono emozionato pensando in particolare al “percorso” che ne ha accompagnato la realizzazione e la sceneggiatura. ‘Sembra il video’, mi ha detto una persona estranea al nostro mondo, ‘di una squadra che si prepara con allegria per un’Olimpiade’”.
Emblematica anche la frase di Jeff Lowe riportata nella parte conclusiva del filmato. “E’ una rivoluzione! In tre mesi di allenamento in palestra – vi si legge – puoi arrivare al 5.13, 8A. Non sono molti gli alpinisti che lo fanno. E’ il futuro dell’alpinismo”.
Detto del contenuto del video va aggiunto che le riprese indoor sono di Francesco Torquati Gritti, Filippo Salvioni e Yuri Palma, che ha realizzato anche le immagini outdoor unitamente a Riccardo Mojana e a Riki Felderer.
