Lombardia. Approvato il nuovo piano regionale per la qualità dell’aria

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Provvedimento di grande rilievo che punta a coniugare tutela ambientale, salute dei cittadini e competitività economica del territorio

“Smettiamola di demonizzare chi accende il caminetto per scaldarsi o per fare le castagne in un piccolo Comune dell’Alta Valsassina!”

MILANO – Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il documento di aggiornamento della pianificazione regionale per la qualità dell’aria, un provvedimento di grande rilievo che punta a coniugare tutela ambientale, salute dei cittadini e competitività economica del territorio.

“Si tratta di uno strumento fondamentale che guarda con realismo e concretezza al futuro della nostra regione – dichiara il Consigliere regionale lecchese Mauro Piazza (Lega) –. Migliorare la qualità dell’aria non significa solo tutelare la salute, ma anche creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile e duraturo, capace di valorizzare imprese, comunità e territori”.

Il piano interviene su diversi fronti, in particolare quello dei trasporti e della mobilità, evidenziando come oggi il 69% delle emissioni di PM10 non derivi più dagli scarichi dei veicoli, ma dall’usura meccanica di freni, pneumatici e manto stradale.

“Questo dato – sottolinea Piazza – ribalta molte convinzioni ideologiche e ci impone di affrontare la questione della mobilità con approcci nuovi e pragmatici, investendo su innovazione, efficienza e buone pratiche, senza penalizzare cittadini e imprese.”

Tra i punti qualificanti del documento è stato anche rafforzato il riferimento al nucleare di ultima generazione, grazie a un Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Lega: “Il nucleare – spiega il Consigliere – rappresenta una prospettiva concreta per garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e costi competitivi. È un settore su cui l’Italia deve tornare a investire con competenza e visione”.

Un altro Ordine del Giorno, sempre a firma Lega, ribadisce inoltre la possibilità per gli enti locali di continuare a organizzare i tradizionali falò rituali, superando divieti introdotti da precedenti disposizioni europee: “Le nostre tradizioni – aggiunge Piazza – fanno parte della nostra identità e devono poter convivere con la tutela dell’ambiente. È una questione di equilibrio e buon senso, che la Lega ha sempre difeso”.

Infine, con un ulteriore Ordine del Giorno, il Consiglio Regionale ha impegnato la Giunta a chiedere, nelle opportune sedi istituzionali europee e nazionali, risorse economiche aggiuntive per il perseguimento degli standard qualitativi previsti dalla nuova Direttiva UE, tenendo conto delle particolari condizioni morfologiche del Bacino Padano.

“Il Bacino Padano – conclude Piazza – presenta caratteristiche morfologiche uniche che rendono più complesso il contrasto all’inquinamento. Per questo servono strumenti e fondi adeguati: l’Europa non può imporre obiettivi senza garantire i mezzi per raggiungerli”.

Il Consigliere lecchese ringrazia il relatore del provvedimento, Riccardo Pase (Lega), vicepresidente della Commissione Ambiente, per il grande lavoro svolto: “Un lavoro serio e concreto, volto a migliorare la qualità dell’aria e a tutelare salute, imprese e tradizioni del nostro territorio”.

“L’approvazione di questo documento rappresenta un passo importante verso una politica ambientale intelligente, equilibrata e realmente sostenibile – dichiara Giacomo Zamperini, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia –. Bene le misure per migliorare la qualità dell’aria, ma serve sempre equilibrio tra sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali. Non possiamo accettare approcci ideologici o punitivi: l’ambiente va difeso con il buonsenso e con scelte radicate nei nostri territori”.

Zamperini ha ricordato che la filiera bosco-legno-energia è una priorità per Fratelli d’Italia, riconosciuta come risorsa e non più come problema. “Questa filiera può generare benefici concreti: prevenire il dissesto idrogeologico, favorire la cura del bosco, sostenere le economie locali e garantire energia pulita nelle aree dove le infrastrutture sono carenti”.

Tra gli emendamenti di Fratelli d’Italia approvati, si evidenziano in particolare quelli a sostegno della filiera bosco-legno-energia (promozione del legno locale e cluster ‘filiera legno lombardo’), la pianificazione sostenibile della gestione forestale e l’introduzione di deroghe specifiche per l’uso della legna e la tutela delle manifestazioni tradizionali nei territori montani.

Contestualmente, è stato approvato l’Ordine del Giorno (a firma Zamperini e del capogruppo Christian Garavaglia) per il rifinanziamento del bando regionale destinato a impianti innovativi a biomassa legnosa, cruciale per la transizione energetica montana. Il documento impegna la Giunta a rendere strutturale il sostegno economico per la sostituzione degli impianti più inquinanti, prevedendo criteri premianti specifici per i Comuni montani situati sopra i 200 metri, dove stufe e caminetti sono spesso l’unica fonte energetica disponibile e sostenibile.

Zamperini rilancia poi il concetto di Green Right Deal lombardo in contrapposizione al Green New Deal europeo, frutto di una politica ideologica ultra-ambientalista: “Smettiamola di demonizzare chi accende il caminetto per scaldarsi o per fare le castagne in un piccolo Comune dell’Alta Valsassina! Se i burocrati di tutto il mondo vogliono capire davvero chi inquina l’aria, basta che aprano le finestre dei loro grattacieli per guardare la metropoli e vedere il fumo che s’alza con l’utilizzo frenetico di condizionatori e impianti di riscaldamento”.

“Le stesse regole non possono valere per la pianura e per le terre alte – conclude Zamperini – Servono norme ad hoc e specifiche deroghe che rispettino le peculiarità dei territori montani. La Lombardia deve continuare a crescere, rispettare e respirare meglio, con politiche ambientali che uniscano innovazione, identità e libertà”.