Fnaarc: “In 50 anni è cambiata la professione del venditore”

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Andrea Secchi
Peppino Ciresa, Andrea Secchi, Chiara Pezzini, Alberto Riva
Peppino Ciresa, Andrea Secchi, Chiara Pezzini, Alberto Riva

LECCO – Festeggerà i suoi 50 anni in un convegno che vedrà la presenza a Lecco dei leader di Confcommercio e Confindustria , Carlo Sangalli e Giorgio Squinzi, oltre che il proprio presidente nazionale, Adalberto Corsi: non poteva pretendere ospiti migliori la Federazione lecchese degli Agenti e Rappresentanti di Commercio che il 15 settembre celebrerà mezzo secolo d’attività nell’appuntamento organizzato presso l’auditorium della Camera di Commercio.

Cinquant’anni che hanno cambiato profondamente la professione dell’agente di commercio come verrà illustrato dall’indagine interprovinciale che verrà presentata in occasione del convegno.

“In passato il venditore veniva anche chiamato il viaggiatore – spiega Andrea Secchi, presidente di Fnaarc Lecco – e veniva indentificato come quella persona vestita bene e con l’auto bella che bussava alla porta dei proprio clienti. Una volta bastava questo per vendere, ora è tutto molto diverso: serve preparazione, competenze economiche e di marketing per essere competitivi sul mercato”.

Nel lecchese risultano iscritti alla Camera di Commercio circa 1300 agenti ma solo 900 sarebbero quelli effettivamente in attività e 350 gli iscritti alla Fnaarc. Sempre meno sarebbero i giovani che riescono in questa esperienza lavorativa tanto che oltre la metà del campione preso in esame nell’indagine interprovinciale Lecco-Como (rivolto complessivamente a 224 agenti) ha più di 46 anni.

Andrea Secchi - FNAARC
Andrea Secchi – FNAARC

“E’ un ambiente difficile e molto competitivo – spiega Secchi – molti giovani sono utilizzati dalle aziende per brevi periodi oppure trasferiti successivamente ad altri incarichi. Il 61% è risultato avere un’istruzione superiore, una laurea o un diploma, diventata fondamentale per affrontare questa professione perché oggi non ci si può improvvisare venditori, serve formazione”.

“Le difficoltà del mercato hanno reso necessaria una crescita culturale degli operatori – sottolinea il direttore di Confcommercio, Alberto Riva – si è imprenditori di se stessi e certe competenze in ambito economico sono indispensabili per poter gestire al meglio la propria attività”.

Fornitrici di lavoro per gli agenti lecchesi sono principalmente le aziende metalmeccaniche e commerciali e le difficoltà che hanno colpito entrambi i settori hanno avuto le loro inevitabili ripercussioni nelle vendite:

Attualmente siamo in una fase altalenante – spiega il presidente lecchese di Fnaarc – ogni mese è a sé ed è così da tempo. Oggi c’è più merce in vendita che gente che compra. Rara è l’esclusività di un prodotto e per questo assume un’importanza primaria la promozione e il modo in cui si vende”.

Per questo l’immagine scelta per lanciare il convegno è un sottomarino che punta a tornare a galla: “Dopo il duro periodo che stiamo vivendo ci auguriamo sia il tempo della risalita” sottolinea Chiara Pezzini di Fnaarc.

La Federazione ha anche lanciato un progetto per coinvolgere le scuole e avvicinare gli studenti lecchesi, con incontri e approfondimenti, a questa professione “che molti ancora non conoscono”, conclude Secchi. Non a caso il titolo del convegno è “L’agente di commercio: questo sconosciuto” e il 15 settembre si cercherà di fare chiarezza sui cambiamenti affrontati dalla professione in questi anni.

Un’iniziativa, in collaborazione con Confindustria e Camera di Commercio, lodata dal presidente della Confcommercio lecchese, Peppino Ciresa: “E’ l’ennesimo esempio di sinergia che anima il ‘sistema Lecco’ – ha spiegato Ciresa – che per la prima volta, insieme, avrà l’occasione di ospitare due esponenti del calibro del presidente Sangalli e Squinzi” .