LECCO – “Oggi è un bel giorno perché in tempi brevi siamo riusciti, primi in Lombardia, a far partire un’operazione a cui tenevamo moltissimo. Adesso dobbiamo guardare avanti, con la consapevolezza che questo nostro progetto rappresenta indubbiamente anche una sfida, perché ora si tratterà di integrare al massimo le due aree territoriali. Ma è una bella sfida e abbiamo tutte le carte in regola per vincerla”.
Così Giovanni Maggi ha esordito giovedì 30 aprile ufficializzando in sede di conferenza stampa il progetto di fusione di Confindustria Lecco e Sondrio.
“Inizia una nuova era – ha detto il presidente dell’associazione imprenditoriale di via Caprera – dopo che nella giornata di ieri le rispettive assemblee generali dei soci hanno approvato con il 100% dei “sì” il progetto di fusione, al quale stavamo lavorando già da qualche tempo e che si colloca nel solco tracciato dal presidente Giorgio Squinzi”.
Unanimità di consensi vuol dire 565 sì a Lecco e 189 a Sondrio, per una realtà della quale ora fanno parte 800 imprese per un totale di oltre 36.000 addetti (26.300 distribuiti sull’area lecchese e 9.750 in provincia di Sondrio), numeri che collocano l’associazione tra le prime venti territoriali del “sistema Confindustria”.
Fino a maggio dell’anno prossimo la nuova organizzazione sarà presieduta da Giovanni Maggi, che nella primavera del 2016 passerà il testimone – per un altro anno – a Cristina Galbusera, attuale presidente di Confindustria Sondrio. Direttore sarà Giulio Sirtori, suo “vice” Rodolfo Stropeni.
“Oggi è un bel giorno – ha aggiunto Maggi – perché in virtù della fusione si integrano e per così dire si completano due territori limitrofi e perché le assemblee di ieri hanno segnato una svolta senza precedenti nella storia delle due associazioni. Abbiamo sempre creduto nella fusione, al punto che la collaborazione era stata avviata di fatto già un anno fa”.
“Già in questi mesi – ha in effetti ribadito Cristina Galbusera – i nostri associati hanno potuto usufruire di servizi particolarmente qualificati e oggi possiamo guardare al futuro con ottimismo, con una forza di rappresentanza ancora più significativa e potendo contare su strumenti che sosterranno la crescita del sistema produttivo”.
“Avere condotto in porto questa operazione – ha aggiunto la presidente di Confindustria Sondrio – significa molto anche per me personalmente, perché ci ho sempre creduto e perché il nuovo mix associativo è la premessa per una grande vivacità di progetti. Il confronto con imprese con una strategia mirata all’internazionalizzazione sarà una chance importante per quelle nostre aziende intenzionate ad ampliare la loro presenza proprio sui mercati esteri”.
Giovanni Maggi, dal canto suo, ha sottolineato che “essere il presidente di Confindustria Lecco per quattro anni è stato un grande privilegio” e ha aggiunto: “Oggi è un onore assumere la guida di Confindustria Lecco e Sondrio, poiché questa è la nostra risposta all’esigenza di modernità e di innovazione anche dal punto di vista associativo su cui tutti concordano ma che pochi ancora fanno. Noi metteremo in comune le competenze, ottimizzeremo le risorse e aumenteremo la nostra rappresentatività, considerato che l’associazione potrà contare, proprio in virtù della fusione, su tre suoi rappresentanti nel consiglio generale di Confindustria”.
“Insomma con questa scelta – ha concluso Maggi – riaffermiamo anche un principio in cui abbiamo sempre creduto, ossia la creazione di sinergie positive e la convergenza attorno a obiettivi comuni, strategia certamente vincente”.
Il consiglio di presidenza di Confindustria Lecco e Sondrio è dunque composto da Giovanni Maggi (presidente), Cristina Galbusera (vicepresidente) e dai consiglieri Carlo Anghileri (Lecco), Sergio Arcioni (Lecco), Antonio Bartesaghi (Lecco), Gian Maria Castelli (Lecco), Cinzia Cogliati (Lecco), Elisa Lisignoli (Sondrio), Emilio Mottolini (Sondrio), Alessandra Padelli (Sondrio), Giovanni Pastorino (Lecco) e Sergio Schena (Sondrio).
Il prossimo appuntamento della nuova associazione imprenditoriale è con l’assemblea pubblica, che quest’anno si terrà il 18 giugno significativamente a Colico, nella sede della multinazionale inglese “Inaer Aviation Italia”, presenti il presidente Giorgio Squinzi e il governatore della Lombardia, Roberto Maroni.
L’invito a intervenire è stato esteso anche al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.