Tubettificio: giorni di incertezza per i 119 lavoratori

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LECCO – Per i 119 lavoratori del Tubettificio Europeo il mese di marzo sarà di grande apprensione per le loro sorti lavorative: a fine mese, infatti, scadrà il termine per la presentazione del piano concorsuale con il quale l’azienda punterà a rientrare dal debito ed evitare lo spettro del fallimento.

Si tratta di una proroga concessa dal tribunale dopo la scadenza, a gennaio, dei 60 giorni a disposizione dell’impresa per redigere il piano.

“L’azienda ci ha riferito che sta lavorando su questo fronte e che si aspetta una conclusione positiva della vicenda – spiega il sindacalista di Fim Cisl, Giovanni Gianola – l’augurio, è che ci sia un compratore che possa proseguire nell’attività aziendale”.

L’impressione dei sindacati è che l’azienda da sola non possa far fronte alla difficile situazione finanziaria, si punterà quindi ad un continuità indiretta, con un imprenditore che subentrerebbe all’attuale proprietà.

“Nell’ultimo incontro in provincia, il 24 febbraio scorso, ci è stato rivelato che una trattativa sarebbe in corso – sottolinea Mauro Castelli della Fiom – ma di più non è stato svelato da azienda e commissari del tribunale, per non comprometterne l’esito”.

Nel frattempo l’attività al Tubettificio continua: le maestranze proseguono nel loro lavoro nei capannoni di Pescarenico, in procedura di solidarietà che andrà a scadenza il prossimo 10 marzo. I sindacati hanno fatto richiesta della cassa ordinaria per offrire una copertura ai lavoratori fino al 31 marzo.