
OGGIONO – I migranti ad Oggiono arriveranno comunque, nonostante l’ordinanza del sindaco Paolo Ferrari che aveva promesso multe fino a 15 mila euro a chi avrebbe affittato, senza comunicarlo preventivamente al Comune, immobili alle cooperative che gestiscono l’accoglienza dei richiedenti asilo: un appartamento vicino alla Chiesa parrocchiale del paese risulta infatti tra gli spazi, vincitori dell’ultimo bando per l’accoglienza straordinaria, a disposizione della Prefettura.
E’ stato concesso da un privato alla cooperativa Itaca, già titolare di altre strutture in provincia che offrono ospitalità ai migranti. “Si tratta di un piccolo appartamento, un bilocale, e vi troverà ospitalità un numero esiguo di richiedenti asilo- precisa Eleonora Gini, portavoce di Itaca – facciamo nostro il concetto di accoglienza diffusa e non intendiamo creare situazioni di sovraffollamento ma garantire le condizioni migliori per l’inserimento sociale, educativo e lavorativo quando è possibile, degli ospiti”.
Al momento non sarebbero stati assegnati migranti per l’appartamento oggionese: “I locali sono a disposizione in base alle necessità che sorgeranno, sarà la Prefettura a comunicarcelo – prosegue la referente della cooperativa – Di certo qui non troveranno posto migranti appena giunti in Italia ma persone che abbiamo già seguito in altri nostri centri di accoglienza, che hanno già fatto una parte del percorso di integrazione”.
Tra le realtà gestite da Itaca c’è il centro di accoglienza di Airuno, con circa un centinaio di presenze, e altre piccole strutture a Valmadrera, Malgrate, Lecco, Ballabio, Calco, Olginate, Castello Brianza, per un totale di circa 400 migranti ospitati.

“Oggiono diverrebbe uno step successivo rispetto ad una prima accoglienza in centri di media grandezza. Seguiamo anche donne sole o accompagnate dai mariti, famiglie con bambini, non è detto che non possa essere assegnato a loro”.
Rassicurazioni che non sono bastate al sindaco Ferrari: “La nostra posizione rimane ancorata a due capisaldi: primo la contrarietà a queste forme di falsa accoglienza imposte alle comunità che non le vogliono e che discriminano i cittadini italiani, secondo la pretesa del rispetto dell’ordinanza vigente in tema di comunicazioni”.
Un’ordinanza, quella del primo cittadino oggionese , che ha sollevato le critiche da parte delle associazioni che tutelano i migranti e la contrarietà della Prefettura.
“Il sindaco di Oggiono, come gli altri sindaci leghisti in Lombardia, non si fermerà certo per il timore delle carte bollate e dei ricorsi vari avviati o annunciati dal Prefetto di Lecco, come da altri Prefetti lombardi, tra cui quello di Milano, contro le cosiddette ordinanze anti immigrati – difendono il provvedimento Flavio Nogara, segretario provinciale del Carroccio, e l’on. Paolo Grimoldi – Lettere o ricorsi che per i nostri sindaci equivalgono a carta straccia. Al Prefetto di Lecco ribadiamo che i sindaci della Lega Nord andranno avanti per la loro strada, senza ritirare le ordinanze, avendo assunto prima di tutto una responsabilità verso i loro cittadini, che è la sola ragionevole motivazione per cui i nostri amministratori hanno emanato queste ordinanze di buon senso. Non solo, nei prossimi giorni, dal contenuto di queste ordinanze, verranno sviluppati dei regolamenti comunali che toglieranno definitivamente ogni dubbio di di legittimità anche al più scettico dei prefetti…”

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