Confcommercio: 2011 di sofferenza, ma gli associati ‘resistono’

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Bilancio non roseo quello del commercio lecchese nell’anno 2011. La Confcommercio provinciale, durante il consueto brindisi natalizio, ha effettuato il conueto bilancio di fine anno prendendo in considerazione i 3973 i negozi associati. Negli ultimi dodici mesi 262 imprese sono diventate socie, ma 230 sono uscite dal sodalizio. “L’80% di coloro che non hanno rinnovato l’iscrizione all’associazione hanno cessato l’attività – spiega il direttore Alberto Riva –. Tutti i settori sono in difficoltà, ma abbigliamento e alimentari sono quelli che soffrono maggiormente. Senza dimenticare i nuovi provvedimenti varati dal Governo, l’aumento dell’Iva in primis, rendono ancor più difficoltosa la situazione”.

Come del resto gli istituti bancari che non stanno di certo aiutando il settore in crisi come spiga Antonio Peccati, vicepresidente dell’associazione: “Gli istituti di credito non stanno facendo il proprio lavoro investono poco sul territorio e ci hanno costretto a lavorare il doppio dell’anno scorso. Nel 2010 avevamo messo in cascina 30 milioni di euro, mentre nel 2011 sono solo 25”.

Nonostante tutto ciò il presidente di Confcommercio Lecco Giuseppe Ciresa diffonde ottimismo agli associati: “Abbiamo trascorso un’annata di grande lavoro, possiamo dire che per essere un periodo difficile i commercianti lo stanno superando bene, infatti molte altre realtà sono messe peggio. La fatica però è tantissima”. Oggi, a chi vuole aprire una nuova attività, il direttivo di Confcommercio consiglia di “riflettere tantissimo perché ora ci vogliono molte più garanzie e molti più sforzi per sopravvivere”.