Piccole o micro, con competenze di alto livello, eccellenti in qualità al pari dei blasonati tedeschi. E flessibili, in grado cioè di produrre componenti per qualsiasi catena produttiva metalmeccanica. Ma poco conosciute. E’ il panorama dei sub fornitori delle aziende terziste del lecchese.
Per dare loro visibilità, da anni è nata la fiera di due giorni ‘Fornitore offresi, per lavorazioni meccaniche d’eccellenza’, durante la quale più di duecento aziende si presentano, cercano di farsi conoscere sia da possibili clienti sia da futuri partner con cui aggregarsi per superare i limiti posti dalle piccole dimensioni.
La prossima edizione, la quarta, resterà aperta il 27 e 28 gennaio prossimi a Larioferie a Erba. Attualmente si sono iscritti in 209 a cui si sono aggiunte 16 presenze istituzionali, ma le adesioni sono ancora in corso.
Le caratteristiche del salone sono nuove e connotano un trend destinato ad avere futuro: “Fiere leggere, che non richiedono grandi impegni alle aziende” ha spiegato il neo presidente di Lariofiere Giovanni Ciceri (in foto terzo a partire da destra), alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina lo scorso 16 dicembre. Aggiungendo che il suo ente pur mantenendo le esposizioni to consumer già affermate, cercherà di rappresentare un punto di riferimento per i saloni che creano relazioni tra aziende e aziende.
La meccanica lecchese è tessuto ricchissimo di diversità e versatilità che a poco a poco viene scoperto anche da buyer stranieri: sicuramente presenti ad Erba il prossimo gennaio russi e polacchi. Ma vi saranno pure realtà italiane di rilievo per il settore come la Beretta Armi (Brescia), la Zoppas elettrodomestici – gruppo Elettrolux (Pordenone) e la BLM di Cantù (taglio laser e curvatubi).
A guardare il mercato italiano il 2012 non sembra per nulla roseo, le tre aziende presenti oggi alla conferenza stampa in Camera di Commercio di Lecco in rappresentaza dell’esèositore tipo della “Fornitore offresi” hanno rivelato di puntare all’export, perché le condizioni congiunturali interne non danno speranta ai mercati domestici.
Non è solo una questione nazionale, tutto il vecchio continente è in frenata se pure la locomotiva d’Europa, la Germania, inizia a battere in testa e gli ordini che fino a un anno fa avevano un arco temporale di 6 mesi ora lo hanno dimezzato a tre, come ha rivelato il responsabile settore metalmeccanico della Camera di Commercio di Lecco Giovanni Pastorino (in foto primo a sinistra).
Con la stretta creditizia attualmente in corso, le aziende sottocapitalizzate che ancora non hanno chiuso, difficilmente riusciranno a tenere la posizione per il terzo anno consecutivo di crisi. “Con una preoccupante dispersione di conoscenza in termini di saper fare e di cultura” halamentato Riccardo Bonaiti (in foto il secondo a sinistra), presidente dell’azienda camerale Lariodesk. “Molte imprese metalmeccaniche fino al 2008 non avevano bisogno di un settore commerciale, ora senza quello risulta per impossibile il salto verso l’internazionalizzazione. Il sistema camerale quindi è impegnato con iniziative a sostegno di reti tra aziende che possano offrire la forza per affrontare la globalizzazione”.
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