La truffa arriva online, tanti lecchesi ci sono cascati

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Una truffa online ben architettata nella quale sono cascati numerosi cittadini italiani, molti dei quali lecchesi, e che ancora oggi vede nuove ‘vittime’. Attraverso una pubblicità capillare in internet e ad una indicizzazione elevata nei motori di ricerca il sito www.italia-programmi.net è riuscito a incastrare migliaia di utenti che, inavvertitamente, stipulavano un contratto a pagamento per poter scaricare software open source reperibili gratuitamente sulla rete.

A segnalare il raggiro è il Movimento Consumatori Lecco, che per voce del presidente Davide Agostoni, spiega: “A fronte delle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini lecchesi è nostro dovere riepilogare, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, la vicenda. Il sito internet in questione: italia-programmi.net, appare all’utente come un normale portale dove per accedere viene chiesto all’utente di registrarsi attraverso l’inserimento dei propri dati necessari per creare il proprio account. Questo procedimento avviene apparentemente senza la richiesta di alcun tipo di corrispettivo e invece tutti coloro che si sono registrati si sono visti recapitare solleciti di pagamento via mail o, nei peggiori dei casi, tramite raccomandata per un ammontare di 96 euro… e in molti hanno pagato”.

Sempre Agostoni fa sapere “Il consumatore sottoscriveva, sostanzialmente a sua insaputa, un contratto biennale con la società Estesa Ltd, che gestisce il sito e che ha sede presso la Repubblica delle Seychelles, per la fornitura di software da pagare anticipatamente una volta l’anno, oltre 8 euro mensili per poter peraltro scaricare dei programmi, ripeto, reperibili in rete gratuitamente”.

Come a Lecco anche in altre zone d’Italia le associazioni dei consumatori sono entrate in azione, ricorrendo immediatamente all’AGCM (meglio conosciuta come Antitrust) denunciando tale pratica commerciale scorretta.

“Lo scorso 25 agosto l’Antitrust ha intimato alla società Estesa Ltd di sospendere ogni attività diretta a pubblicizzare, in via diretta o indirettamente tramite siti ponte, la fruizione gratuita di software scaricabili dal sito italia-programmi.net – prosegue Agostoni – Pertanto chi avesse aderito al contratto prima del 25 agosto 2011 può non pagare nulla e dormire sonni tranquilli. Se le richieste di pagamento dovessero continuare è possibile denunciarli alla polizia postale per molestie. Dal 1 settembre 2011 il sito ha comunicato che l’adesione al contratto era a pagamento. In realtà si è rilevato che negli orari serali e notturni l’avviso che tale “servizio” era a pagamento scompariva per poi ricomparire durante il giorno, quando l’Antitrust riapriva gli uffici. Sono seguite ulteriori diffide dell’Antitrust senza che italia-programmi.net obbedisse totalmente alle intimazioni”.

Il 26 ottobre, l’Antitrust ha emesso una nota, comunicando di aver anche interessato la Procura della Repubblica, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza. In seguito l’Autorità ha emesso una nota ulteriore. “Non ottenendo i risultati sperati le associazioni consumeristiche hanno presentato denuncia presso la procura di Firenze ed un’integrazione dell’esposto all’Antitrust presso la procura romana – puntualizza il presidente – La truffa ha consentito alla società Estesa Ltd di guadagnare già centinaia di migliaia di euro di utenti che, spaventati dalle intimazioni di pagamento, hanno provveduto a pagare. Il fascicolo aperto in Procura consentirà di conoscere a chi è intestato il conto corrente in cui sono affluite queste somme”.

Si attende entro febbraio 2012 una decisione dell’Antitrust in merito a tale vicenda che le associazioni consumeristiche non esitano a definire “truffa”.

Cosa fare se ci si sente stati truffati? “Consigliamo a chi ha fatto la registrazione e riceve solleciti di pagamento per mail da parte di italia-programmi.net di non pagare nulla ignorando le loro richieste che comunque sia non hanno valore – sottolinea Agostoni – Se il sollecito arrivasse tramite raccomandata a/r consigliamo di rispondere con un’ulteriore raccomandata a/r diffidandoli dal continuare con tali pretese di pagamento, al seguente indirizzo: Estesa Limited Global Gateway 2478 Rue De La Perle Providence, Mahe (Republic of Seychelles)”.

Di seguito i motivi per i quali la pretesa di italia-programmi.net continua ad essere, secondo le associazioni consumeristiche, assolutamente debole e priva di tutela:

– Si tratta di un contratto non sottoscritto;

– Il pagamento non è contestuale alla registrazione dei dati. La corretta procedura di conclusione di un contratto online prevede l’immediato pagamento o almeno la conferma, da parte del negozio di e-commerce, dell’avvenuta conclusione del contratto, con esplicitazione immediata delle relative somme dovute. Invece quando l’utente aderisce riceve in risposta una mail che non fa cenno alcuno ai pagamenti dovuti, limitandosi a comunicare nome utente e password;

– I “servizi” che fornirebbe il sito, non sono neppure economicamente misurabili, visto che indirizza semplicemente a risorse gratuite della rete;

– Gli interessi che si vorrebbero addebitare ai consumatori non sono dovuti, così come le spese di recupero del credito, visto che il D.Lgs. 231/2001 si applica ai soli crediti tra imprese, e non verso i privati;

– Mancando tali elementi, inoltre, non c’è certezza sull’identità di chi sottoscrive il contratto. Infatti qualcuno potrebbe aver inserito i dati di altra persona senza che questa ne fosse a conoscenza.