Settore edilizia in difficoltà: nasce un tavolo di crisi

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Si è insediato oggi, martedì, il Tavolo di Crisi provinciale per il settore dell’Edilizia, convocato dalla Provincia di Lecco, con la partecipazione dei soggetti politico-istituzionali del territorio e degli attori socio-economici del comparto.

Il tavolo è stato convocato in riferimento alle progressive difficoltà del settore che negli ultimi due anni ha visto quattro grandi crisi aziendali che coinvolgono oltre 400 lavoratori e il relativo indotto: Beton Villa di Merate, Perego Costruzioni di Cassago Brianza, RDB di Lomagna, Fumagalli Edilizia Industrializzata di Bulciago. Crisi in cui la Provincia è impegnata in prima linea con l’Unità di crisi del Mercato del Lavoro.

L’edilizia riguarda anche crisi di aziende, come la Tomasi di Lecco che pur operando nel settore commercio ha subito il dissesto a causa di investimenti non andati a buon fine nel campo immobiliare/costruzioni.

L’obiettivo del tavolo di crisi è di individuare alcuni interventi che possano sostenere il settore a livello locale, permettendo così alle aziende di avere una prospettiva più lunga in attesa che il mercato possa ripartire.

“Con l’insediamento di questo Tavolo – spiega il presidente Daniele Nava – abbiamo voluto dare una risposta concreta a un’esigenza sentita e comune; la situazione economica generale e le difficoltà del comparto edilizio meritano uno speciale approfondimento. Non si tratta dell’ennesimo Tavolo, ma di un luogo di ascolto per scambiare opinioni, confrontarsi e fare proposte concrete nell’interesse degli imprenditori e dei lavoratori. Il passo successivo sarà quello di creare gruppi di lavoro specifici, che coinvolgeranno anche altri Assessorati della Provincia, ad esempio i Lavori Pubblici, l’Ambiente, il Territorio. Ancora una volta la Provincia di Lecco intende svolgere un ruolo concreto e attivo sul territorio, in sinergia e in coordinamento con tutti gli altri soggetti”.

“L’incontro di oggi – aggiunge l’assessore al Lavoro Fabio Dadati – è servito per insediare il Tavolo, per sviluppare un primo confronto sulla crisi nel settore dell’edilizia con i vari soggetti interessati, che hanno analizzato la situazione facendo emergere i bisogni e le criticità principali. Il dibattito è stato utile e costruttivo ed è servito a individuare quattro principali filoni di intervento: l’accesso al credito, il rapporto con la Pubblica Amministrazione dal punto di vista dei pagamenti e delle procedure, la ristrutturazione e la valorizzazione del patrimonio esistente, le Opere Pubbliche. Su questi temi a breve saranno attivati specifici gruppi di lavoro, con il coinvolgimento dei vari soggetti interessati”.

All’incontro di oggi hanno partecipato: il presidente Daniele Nava e l’assessore Fabio Dadati (Provincia di Lecco), il sindaco Virginio Brivio e l’assessore Armando Volontè (Comune di Lecco), Mario Sangiorgio e Paolo Cavallier (Ance), Arnaldo Redaelli (Camera di Commercio), Daniele Riva (Confartigianato), Riccardo Confalonieri (Confindustria), Dionigi Gianola (Cdo), Elisabetta Ripamonti e Davide Bergna (Ordine degli Architetti), Wolfango Pirelli (Cgil) e Giuseppe Cantatore (Fillea Cgil), Valerio Colleoni (Cisl) e Claudio Cogliati (Filca Cisl), Giuseppe Pellegrino (Uil) e Carmelo Maria Orlando (Feneal Uil), Gianni Menicatti (Gruppo Clas).

Settore dell’edilizia: le crisi aziendali socialmente più rilevanti in provincia di Lecco nel triennio 2009-2011

Nel triennio 2009-2011 l’edilizia lecchese è stata colpita da 5 crisi socialmente rilevanti (Beton Villa di Merate, Fumagalli Edilizia Industrializzata di Bulciago, Perego G. C. di Cassago Brianza, RDB di Cassago Brianza e Spini e Zoia di Nibionno) per un totale di circa 442 lavoratori coinvolti, per i quali sono stati richiesti gli ammortizzatori sociali di cassa integrazione straordinaria/mobilità.

Di questi 442 lavoratori, sono 240 quelli che hanno già perso o perderanno il posto lavoro al termine dei vari percorsi di cassa integrazione straordinaria/in deroga.

Tuttavia, il numero dei lavoratori dichiarati in esubero è destinato ulteriormente a salire perché, in un paio di casi (Fumagalli Edilizia Industrializzata e RDB), non è ancora stato affrontato il tema degli esuberi.

Su indicazione dell’Assessorato al Lavoro, d’intesa con le delle parti sociali lecchesi, l’Unità di Crisi si è fatta carico di due di queste crisi (Perego G. C. e Beton Villa) per un numero complessivo di 167 lavoratori coinvolti, per i quali sono stati attivati percorsi di ricollocazione e, laddove necessario, di qualificazione delle competenze professionali.

A beneficio dei lavoratori per i quali è stato rilevato il bisogno di un ulteriore supporto per il reinserimento nel mercato del lavoro, sono state stanziate n. 39 Doti legate al progetto “Polo di eccellenza per la gestione del mercato del lavoro e delle risorse umane in provincia di Lecco” (7 doti per altrettanti dipendenti della Perego G. C. e 32 doti per i lavoratori della Beton Villa) per uno stanziamento complessivo di € 27.031,28 da parte della Provincia di Lecco.

Grazie a queste doti i lavoratori hanno potuto beneficiare di servizi specialistici al lavoro e alla formazione finalizzati al reinserimento professionale.

Complessivamente, come si evince dalla tabella sottostante, delle 167 persone di cui l’Unità di Crisi si è fatta carico, 56 lavoratori hanno trovato una nuova occupazione, 69 persone sono ancora alla ricerca di un lavoro e una persona ha avviato un’attività di lavoro autonomo.

Tutte le rimanenti 41 persone (pensionandi, iscritti al Collocamento obbligatorio, ecc.) sono state informate e orientate.