Motorizzazione e disagi: malumore tra gli autotrasportatori

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LECCO – “Con un mezzo fermo, ogni giorno che passa subiamo una perdita di 500 euro E’ una situazione veramente incredibile e chiediamo che venga finalmente risolta”.

A parlare è Fiorella Lanfranchi, titolare della Lanfranchi srl, una delle principali imprese di soccorso stradale operanti nell’area lecchese, che nei giorni scorsi ha scritto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti segnalando i disagi provocati alla sua attività da quella che nella lettera viene definita “l’inefficienza” della Motorizzazione Civile di Lecco.

Fiorella Lanfranchi

La protesta del marzo dello scorso anno (vedi articolo), quando i tir hanno sfilato per le strade del capoluogo manzoniano in un corteo scandito dal suono dei clacson, aveva ottenuto che gli uffici della Motorizzazione Civile non traslocassero a Como, ma qualche problema sembra persistere e sono ancora una volta gli autotrasportatori a testimoniare le difficoltà vissute dalla categoria.

Il caso specifico riguarda le revisioni dei mezzi pesanti che da due anni la Motorizzazione non effettua più a Lecco. Gli operatori del settore devono oggi rivolgersi ad officine convenzionate oppure effettuare i controlli presso la Motorizzazione di Como.

E’ quello che abbiamo fatto – spiega Lanfranchi – attraverso l’ufficio di Lecco abbiamo preso appuntamento presso la Motorizzazione Civile di Como per il 13 agosto alle ore 13.30. Quel giorno il nostro incaricato si è recato con il mezzo all’indirizzo previsto trovando però la sede chiusa. All’indomani abbiamo fatto presente la situazione agli uffici di Lecco chiedendo un nuovo appuntamento; in quell’occasione siamo stati informati che è prassi della sede di Como chiudere anticipatamente la struttura. Quindi ci è stata assegnato un nuovo appuntamento, il 12 di ottobre, precisandoci però che il carro attrezzi non avrebbe potuto circolare fino a quella data. Alle nostre rimostranze per il ritardo ci è stato suggerito, per accorciare i tempi, di rivolgersi ad una struttura privata”.

Uno dei mezzi di soccorso stradale della Lanfranchi di Lecco

 

“Paradossale – prosegue Fiorella Lanfranchi, oltre che titolare dell’attività lecchese anche consigliere nazionale dell’Ancsa, l’Associazione dei Centri di Soccorso Autoveicoli – non solo perché la nostra azienda, come prassi, si è preoccupata per tempo di organizzare l’intervento, ma soprattutto perché, ad una mancanza dell’ente preposto, non ci viene immediatamente data una soluzione ma addirittura consigliato un ente privato. Si tratta dell’unico mezzo a nostra disposizione per il trasporto conto terzi e non poterlo utilizzare crea evidenti problemi alla nostra attività economica”.

Andrea Colombo – Confartigianato

Tempestiva è stata la risposta del Ministero che ha indirizzato l’azienda lecchese verso i riferimenti territoriali, nel frattempo il problema rimane e riguarda l’intera categoria.  “Da tempo chiediamo di poter ripristinare la possibilità di effettuare le revisioni tramite la Motorizzazione anche a Lecco – spiega Andrea Colombo, referente provinciale degli autotrasportatori per Confartigianato – abbiamo cercato di interfacciarci con l’ente, cercando una soluzione alternativa al Bione, dove venivano realizzate in passato le revisioni ai mezzi pesanti, ma per ora i riscontri non sono stati positivi”.

L’associazione ha quindi trovato un’altra strada per venire incontro agli operatori: “Attraverso il consorzio Con.S.Aut abbiamo effettuato delle convenzioni con officine dislocate in diversi comuni lecchesi, implementandone il servizio e garantendo delle tariffe agevolate. Tamponiamo in questo modo l’inefficienza della Motorizzazione. Il problema esiste – prosegue Colombo – oggi l’utente non è messo in condizione di poter scegliere se rivolgersi all’ente pubblico o al privato” a costi, questi ultimi, necessariamente superiori rispetto a quelli richiesti dal pubblico.

La protesta dei tir nel marzo del 2017 a Lecco

 

Una scelta che pare però obbligata per molti operatori, dai più piccoli ai più grandi, così come per le società pubbliche; Linee Lecco, per esempio, usufruisce di una struttura privata per effettuare le revisioni ai propri autobus.

Ferdinando Battazza

“I nostri veicoli pesanti vengono controllati nelle officine previo accordo con la Motorizzazione – spiega Ferdinando Battazza, titolare della nota azienda lecchese di trasporto Battazza Spa – Con le rimostranze dello scorso anno siamo riusciti ad ottenere che gli uffici restassero a Lecco ed è stata una buona cosa, le pratiche amministrative possono essere sbrigate ancora qui. Il problema è la mancanza di funzionari e i tempi che si allungano. Speriamo che il bando per le nuove assunzioni possa ridurre questi disagi”.