LECCO – Brainart è il nome del progetto europeo che vede partner italiani e svizzeri lavorare insieme, per creare un laboratorio dinamico e aperto che stimoli la discussione e la ricerca su nuovi servizi sociosanitari e sulle innovative frontiere di ricerca sulle cure complementari per le demenze.
Sabato i promotori del progetto si sono incontrati presso il Crams di Lecco per la presentazione del progetto e per iniziare nella giusta maniera questo percorso che vedrà lavorare in sinergia i diversi soggetti per quasi 3 anni.
“BrainArt: Disfunzioni cognitive e patologie dementigene – le nuove frontiere dell’approccio artistico-creativo, musicale e multimediale” avrà durata fino a aprile 2021 ed è sostenuto dal consorzio di cui sono parte per l’Italia: Coop. Sociale CRAMS (centro arte musica e spettacolo) – capofila, ATS della Brianza, Fondazione NEED Institute di Milano e, per la Svizzera, Fondazione Prosenectute Lugano – capofila svizzero, Museo Nazionale Vincenzo Vela, Canton Ticino dipartimento sanità e socialità.
“Brainart si propone di approfondire le basi neurobiologiche dell’elaborazione creativa musicale, le possibili applicazioni in ambito socio sanitario, le pratiche artistiche e le connessioni con le istituzioni culturali che sono in prima linea nell’individuare nuovi modelli di servizi per gli utenti colpiti da disfunzioni cognitive. Durante il progetto si studieranno proposte mirate al potenziamento dell’espressività connessa alla motivazione, nonché alla sperimentazione di pratiche atte a rallentare la regressione della memoria e delle attività logico-espressive-motorie. Strumenti di lavoro dell’attività sperimentale sono, tra gli altri, l’interazione multisensoriale, la produzione artistica, le connessioni tra diverse arti, lo stimolo motivazionale”.
Gli obiettivi principali del progetto sono raccogliere esperienze pilota e buone pratiche in atto in Italia e Svizzera, portare a conoscenza delle recenti realizzazioni software e hardware per stimolare percorsi innovativi di progettazione digitale, analizzare le potenzialità di strumentazioni e metodologie in ambito neurologico e disegnare servizi sperimentali che coinvolgono pazienti e famiglie in percorsi artistico creativi su “arte e bellezza”. La sfida territoriale di BrainArt è diminuire lo stigma nei confronti della demenza.