La società di proprietà del Comune di Lecco che gestisce il trasporto su gomma e alcuni parcheggi versa in condizioni finanziarie disperate. Questo è il motivo per cui mercoledì sera, durante la seduta congiunta delle commissioni comunali II e V, il presidente di Linee Lecco Fausto Crimella, ha presentato il piano industriale di risanamento con il quale spera di portare in acque più sicure la società comunale, in attesa, sembra, o di un’apertura delle quote a soci terzi, o di una fusione con un’altra società pubblica di trasporti (si parla addirittura di Atm).
I Costi fuori controllo sembrano essere il vero problema di Linee Lecco: infatti in 10 anni (dal 2001 al 2010) a parità di km percorsi dagli autobus della società, il personale è aumentato da 85 a 100 unità. Questo, anche grazie a contratti di lavoro particolarmente vantaggiosi, ha fatto esplodere i costi per gli stipendi da 3,065 a 4,092 milioni di euro. E sembra che anche il parco automezzi sia sovrabbondante. Si procederà quindi, nel biennio 2012-2013, a non rinnovare 19 contratti in scadenza, per il valore di circa 600mila euro. Operazione che quindi porterebbe a un taglio di circa metà del deficit societario.
Difficile anche la situazione dal lato delle entrate: Linee Lecco dal 2001 al 2008 registra ricavi in costante calo, e in questo momento si sorregge sopratutto grazie ai trasferimenti statali, che coprono il 51% delle entrate della società, mentre il i biglietti, nonostante il duplice aumento delle tariffe avvenuto in questi mesi e l’aumento del costo dell’abbonamento studenti -che passerà da 20 a 25 euro mensili-, coprono solo il 27%.
Sino a ora il pareggio di bilancio di Linee Lecco era avvenuto a spese del bilancio comunale: per far fronte alle perdite del servizio di trasporto pubblico locale, il Comune aveva infatti concesso alla società di gestire i propri parcheggi, privandosi di un’entrata certa e di rilevante entità, permettendole di presentare bilanci in sostanziale pareggio e comunque non in perdita. La concessione dei parcheggi, che attualmente rende a Linee Lecco il 15% dei propri ricavi è stata da poco prorogata in attesa che il Tar di Milano si pronunci in merito al caso Eltron (vedi articolo).