Applausi per l’Orchestra Sinfonica che ha accompagnato la passeggiata
Paolo Colombo presidente di Officina Gerenzone: “Ogni passeggiata è un’occasione per far parlare i luoghi”
LECCO – Vecchie officine, fili di ferro e note musicali: anche questa mattina, sabato, la valle del Gerenzone si è trasformata in un palcoscenico a cielo aperto, dove storia e suoni si sono intrecciati per regalare ai partecipanti un viaggio emozionante nella memoria industriale di Lecco. L’iniziativa, intitolata “Note tra ago e filo (di ferro)”, ha raccolto una grande partecipazione di cittadini, famiglie e curiosi, confermando l’interesse crescente per un patrimonio urbano e culturale che, troppo spesso, resta ai margini del racconto cittadino.
Tra i presenti anche Mauro Piazza, Sottosegretario in Regione Lombardia con delega all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio, che ha preso parte alla passeggiata non in veste istituzionale.
L’appuntamento, organizzato dall’associazione Officina Gerenzone, ha avuto come punto di partenza il ponte di via Campovai, a Laorca. Da lì, un percorso tra vecchi aghifici, catenifici e trafilerie ha condotto il gruppo fino a Malavedo, accompagnato da suggestive esibizioni dal vivo del gruppo ottoni dell’Orchestra Sinfonica di Lecco. Due interventi musicali, pensati appositamente per restituire voce a quei luoghi che un tempo pulsavano del frastuono dell’industria e oggi sono avvolti in un silenzio quasi sacro.
“Il silenzio che attraversa oggi queste strade, là dove giravano i mulini delle trafile e la vergella diventava ago, sarà interrotto dagli ottoni dell’Orchestra Sinfonica”, hanno spiegato con passione gli organizzatori. E così è stato. Tra una nota e un racconto, i partecipanti hanno potuto rivivere la storia di famiglie imprenditoriali straniere – Weissman, Helbing, Wilhemm, Nussli, Falck – che hanno scritto pagine importanti dell’identità lecchese, anche se i loro cognomi non ne tradiscono immediatamente l’origine.
“Siamo molto soddisfatti della risposta che abbiamo ricevuto – ha dichiarato Paolo Colombo, presidente di Officina Gerenzone – Ogni passeggiata è un’occasione per ricostruire fili invisibili tra chi oggi abita questi quartieri e ciò che li ha resi unici nel tempo. Vogliamo continuare a far parlare questi luoghi, a farli risuonare di storie e nuove possibilità”.
Oltre alla musica, due tappe del percorso hanno ospitato piccole esposizioni di materiali d’archivio raramente accessibili al pubblico: documenti, progetti e testimonianze capaci di far rivivere l’ingegno e la visione di imprenditori che seppero trasformare il Gerenzone in un crocevia di produzione e innovazione.
La mattinata, interamente gratuita, si è chiusa con sorrisi e nuove iscrizioni all’associazione. Per molti, è stata anche l’occasione per aderire a un progetto che va oltre la semplice riscoperta urbana: è una forma di cittadinanza attiva che mette al centro la memoria, e la valorizza in chiave contemporanea.
Il prossimo appuntamento è già in calendario per il mese di luglio. Colombo invita a restare aggiornati: “Seguiteci sui nostri canali social: ci aspettano nuove tappe e nuove emozioni da condividere”.

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