La legge tutela fauna e biodiversità, valorizza tradizioni locali e assicura regole chiare per tutti
Mauro Piazza: “Si tratta di un provvedimento che tutela le montagne lombarde”
LECCO – È stato approvato il progetto di legge, dal Consiglio Regionale della Lombardia, che modifica la Legge Regionale 26/1993, con l’obiettivo di adeguare la normativa regionale alle recenti disposizioni statali sulla tutela della fauna lungo i valichi montani interessati dalle rotte migratorie.
Il consigliere regionale della Lega, Mauro Piazza, esprime grande soddisfazione per l’approvazione del provvedimento: “Desidero innanzitutto ringraziare il collega Floriano Massardi, primo firmatario della proposta di legge, per l’impegno e la competenza dimostrati nel portare avanti un intervento fondamentale per i nostri territori montani. L’approvazione odierna rappresenta un passo decisivo per fare chiarezza normativa e garantire regole più certe e coerenti in tutta la Lombardia”.
“La nuova legge regionale finalmente fa chiarezza in una materia complessa, eliminando dubbi interpretativi e disallineamenti normativi che in passato avevano generato incertezze – continua Piazza – Si tratta di un provvedimento che tutela le montagne lombarde, valorizzandone la biodiversità e rispettando le tradizioni locali”.
Piazza sottolinea l’importanza dell’aggiornamento introdotto: “Con la modifica del Titolo II della Legge Regionale 26/1993, abbiamo inserito esplicitamente l’istituto dei valichi montani attraversati dalle rotte migratorie più rilevanti tra gli strumenti di tutela della fauna e dell’ambiente. Si tratta di un intervento pienamente coerente con la normativa statale, che prevede l’individuazione di tali valichi mediante apposito Decreto del Ministero dell’Ambiente”.
“La Regione sarà quindi chiamata a istituire formalmente le Zone di Protezione Speciale (ZPS) nell’ambito della rete Natura 2000, dove ancora non presenti. Si tratta di un passo fondamentale per assicurare una tutela efficace e coordinata dei nostri territori montani, salvaguardando la biodiversità e valorizzando l’ambiente in modo sostenibile. Come Lega – conclude Piazza – siamo da sempre impegnati a conciliare il rispetto delle normative ambientali europee e nazionali con il diritto e la cultura venatoria, profondamente radicati nei nostri territori montani. Questo intervento tecnico rappresenta uno strumento essenziale per garantire regole chiare e coerenti a cittadini, cacciatori, amministratori e organi di vigilanza”.

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