LECCO – Il progetto di agricoltura sociale portato avanti da “Casa don Guanella” si appresta ad aggiungere un altro capitolo ai tanti fin qui già scritti, ultimo in ordine di tempo l’inaugurazione della stalla presso la cascina di Valmadrera alla presenza del ministro Maurizio Martina e del presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi.
Il prossimo appuntamento, fissato per sabato 27 febbraio presso la sede della comunità educativa lecchese in via Amendola, è rappresentato dalla cena di solidarietà che vedrà la presenza, in veste di ospite d’onore, di Gianbattista Baronchelli, ex ciclista professionista che al Giro d’Italia del 1974, l’anno del suo passaggio appunto tra i professionisti del pedale, giunse secondo nella classifica finale del Giro d’Italia alle spalle di Eddy Merckx, da lui staccato nella tappa delle Tre Cime di Lavaredo.
Baronchelli fu poi terzo nel Giro del ‘77 e secondo l’anno successivo sempre nella “corsa rosa”. In altre sette occasioni si piazzò tra i primi dieci della classifica generale, vincendo in totale quattro tappe. Partecipò anche a due Tour de France e a una Vuelta.
Tra le 90 vittorie della sua carriera spiccano due Giri di Lombardia vinti a distanza di nove anni (1977 e 1986), sei Giri dell’Appennino consecutivi (dal 1977 al 1982) e diverse classiche del ciclismo italiano tra le quali il Giro del Piemonte, il Giro dell’Emilia, il Giro del Lazio, la Coppa Placci, il Giro di Romagna e il Trofeo Baracchi (in coppia con Francesco Moser).
Si ricorda inoltre il secondo posto ai campionati del mondo su strada del 1980, con Baronchelli unico tra gli italiani a tenere il passo di Bernard Hinault, in quegli anni indiscusso dominatore, fino al penultimo giro, quando il campione francese staccò tutti, arrivando al traguardo con poco più di un minuto di vantaggio proprio su Baronchelli.
Ritiratosi nel 1989 dall’attività professionistica, ha continuato per qualche tempo a gareggiare nella mountain bike.
Gianbattista Baronchelli, come detto, sarà l’ospite d’onore della cena di sabato 27 febbraio al “Don Guanella”, in programma alle 19.30 e preceduta alle 19 – sempre presso la sede della comunità educativa – da una messa in ricordo di Claudio Pontiggia, scomparso a fine gennaio, grande amico di “Casa Don Guanella” e dei “suoi” ragazzi.
Domani, sabato 20 febbraio, don Agostino Frasson e tutti gli operatori, gli educatori e gli ospiti della struttura di via Amendola ricorderanno invece un altro amico prematuramente scomparso. La messa delle ore 18.30 sarà infatti in suffragio di Ugo Balatti, mandellese, figura carismatica del ciclismo lombardo, morto nel febbraio 2013 schiacciato dal trattore che lui stesso stava conducendo nei boschi sopra Crebbio di Abbadia Lariana.
Il giorno dopo la sua scomparsa il sito Internet della Gazzetta dello Sport aveva scritto: “Postino ora in pensione, grandissimo e esuberante appassionato di ciclismo, per anni aveva corso su strada e nelle “granfondo”. Si era dedicato anche al ciclocross, arrivando a vestire la maglia della Nazionale. Presidente del “Team Extreme Team”, aveva vinto nel 2006 la “Cinque Terre”. Il suo amore per il ciclismo era nato da giovanissimo. Balatti aveva gareggiato da allievo e poi fino alla categoria dilettanti. Una passione che non aveva mai abbandonato, abbinata all’altro grande amore per la montagne e le scalate”. E, aggiungiamo noi, per “Casa Don Guanella”, cui il mandellese si era avvicinato da alcuni anni e della quale condivideva ogni progetto educativo.