LECCO – “Il peggio forse è alle spalle e infatti nel 2015 abbiamo sorriso un po’ di più perché abbiamo intravisto qualche segnale di ripresa, pur se piccolo. Adesso, insieme, dobbiamo cercare di crescere, confortati in tal senso anche dai numeri riferiti all’attività svolta nell’anno che sta per chiudersi”.
Confcommercio Lecco vede un’inversione di tendenza sul fronte dell’economia e della ripresa dei consumi dopo anni che il presidente, Peppino Ciresa, nell’incontro di venerdì 18 dicembre con la stampa non ha esitato a definire disastrosi.
Una speranza, la sua, supportata anche dai numeri, a cominciare da quelli dei nuovi soci (185) e dalle cessazioni (125), dunque con un saldo positivo di 60 unità. Importante anche l’impegno dell’associazione sul fronte della formazione, con oltre 170 corsi organizzati a beneficio di 2.450 persone.
“Abbiamo poi sostenuto oltre trenta iniziative culturali e di promozione del territorio – ha detto Ciresa – a partire da “Leggermente”, con 100 eventi proposti e trentamila persone coinvolte , 12.000 dei quali studenti”.
Il presidente ha altresì ricordato il significato dell’adesione alla terza Giornata della legalità promossa dalla Confcommercio nazionale e le iniziative legate all’esposizione universale di Milano: dallo “Sportello Expo” fino al contributo per il potenziamento della navigazione sul Lago di Como, passando per il “Fuori Salone” a Villa Monastero di Varenna e senza dimenticare “RistoLecco” e l’apprezzatissima edizione 2105 di “Non solo pane in piazza”.
Confcommercio guarda dunque al turismo. “E nostro cavallo di battaglia per il 2016 – ha specificato Peppino Ciresa, che era affiancato dal direttore Alberto Riva – sarà proprio il sostegno al turismo, alla luce dei positivi risultati ottenuti quest’anno e senza per questo immaginare di togliere spazio o posizioni al manifatturiero, che rimane il settore trainante dell’economia lecchese”.
“Siamo infatti consapevoli che in tema di rilancio del turismo dobbiamo fare ancora tanta strada – ha aggiunto il presidente, eletto quest’anno nel consiglio nazionale di Confcommercio – a partire dall’accoglienza, ancora non del tutto soddisfacente, di chi arriva sul Lario”.
“Confcommercio è cresciuta – ha confermato Alberto Riva – e non a caso, se escludiamo il calo di associati riscontrato nel 2013, in questi anni abbiamo sempre incrementato le adesioni alla nostra associazione, grazie anche all’impegno quotidiano dell’intera struttura”.
Totale la sintonia con il presidente in tema di turismo, “anche perché – ha sottolineato il direttore – se decolla il turismo, lavora e cresce pure il commercio”.
Buone notizie arrivano altresì dal Fondo di garanzia, rappresentato in sede di conferenza stampa dal vicepresidente, Sergio Colombo, e dal direttore Maurizio Macaione.
“Qualcosa sta fortunatamente cambiando rispetto alle posizioni rigide degli istituti bancari – ha detto Colombo – e del resto sarebbe demoralizzante attendere fino a cinque o sei mesi per risolvere una pratica relativa al credito”.
Le pratiche, appunto. Se nel 2014 ne erano state presentate 278, 256 delle quali deliberate dal Cda del Fondo presieduto da Luigi Buzzi e 131 erogate, per un totale di quasi 5 milioni e mezzo di finanziamenti, quest’anno a fronte di un numero pressoché analogo di richieste i finanziamenti hanno raggiunto i 10 milioni.
“Vogliamo continuare a dare il nostro aiuto a quanti chiedono un supporto finanziario”, ha affermato il direttore Macaione, il quale ha anche ricordato la possibilità di accedere al Bando regionale Concreta che prevede l’abbattimento degli interessi finalizzato allo sviluppo del sistema dell’accoglienza in occasione di Expo 2015. La scadenza è fissata infatti al prossimo 31 dicembre e comunque fino a esaurimento dei fondi disponibili.
Infine un riferimento al previsto “nuovo corso”, a partire proprio dal 2016, della Camera di Commercio. “Saremo sicuramente con Como – ha detto il presidente Ciresa – con cui stiamo lavorando da tempo anche sul fronte del turismo e del suo rilancio. Quella con l’ente camerale comasco appare insomma un’unione logica, così da dar vita a una nuova realtà all’interno della quale ciascuno porterà poi il proprio contributo di idee”.
“Restano peraltro aperte altre finestre – ha aggiunto Peppino Ciresa – e in questo senso penso a Monza e soprattutto a Sondrio, a cui in particolare forse converrebbe venire con noi”.