“Linee Lecco pur essendo principalmente una società di trasporto pubblico, e come tale conosciuta, l’azienda affianca ad esso altri servizi”. E’ la prima cosa che ha voluto sottolinearci il presidente Fausto Crimella, quando ha aperto le porte dell’azienda di piazza Bione a Lecconotizie, mettendo subito in evidenza le potenzialità multiservice di Linee Lecco.
“La nostra società – ha proseguito il presidente – svolge numerose altre mansioni e attività, dalla gestione di alcune aree di parcheggio, al servizio noleggio bus, a quello di autoriparazione anche per mezzi di aziende esterne, alla collaborazione con i volontari del Piedibus e infine, ma non da ultimo, Linee Lecco è tra i promotori del nuovo progetto di bikesharing che sta decollando proprio in questi giorni in città”.
Nata come Apt (Azienda Pubblica Trasporti) nel 1973, oggi Linee Lecco S.p.A. è la società di trasporto pubblico locale del Comune di Lecco che ha come socio unico il Comune stesso. Un’azienda che vanta 94 dipendenti e un parco mezzi composto da 44 bus di linea ai quali si affiancono i 4 utilizzati per il noleggio. Dati alla mano, lo scorso anno Linee Lecco ha fatto viaggiare quasi 5 milioni di utenti percorrendo 1.592.431 chilometri sulle linee urbane, 55.820 fuori linea, 69.332 chilometri macinati per servizi scolastici, 170.430 per il servizio noleggio (601 i servizi effettuati) arrivando così a un totale di 1.903.709 chilometri percorsi. E rimanendo sempre nel mondo delle cifre, i viaggiatori con abbonamento sono stati 2.487.948.
Salutato il mondo delle cifre, insieme al presidente Crinella mettiamo piede nel quartier generale di Linee Lecco. Due gli immobili principali: quello più importante, che ospita gli uffici amministrativi oltre all’ufficio abbonamenti e a quelli del direttore Salvatore Cappello e del presidente Crimella, e a fianco di questo si trova un secondo immobile dove si trovano spazio altri uffici con annessa una piccola sala conferenze e la postazione da cui vengono monitorizzati in tempo reale gli autobus in circolazione (tutti dotati di Gps). Su un grosso monitor infatti è visualizzata la cartina dell’intera città di Lecco, sulla quale è possibile osservare il percorso che stanno compiendo gli autobus riprodotti sul video con dei punti rossi. Questo monitoraggio è possibile grazie all’impianto Avm-Ets che permette di rilevare per ogni bus la tracciabilità del servizio e, quindi, il monitoraggio dei dati oltre a fornire nelle paline di fermata attrezzate l’orario di passaggio dell’autobus in tempo reale.
Di fronte ai due edifici, si trova la grande autorimessa con l’ampio cortile, Sul quale si affaccia l’officina, dotata di una serie di reparti: meccanica, elettrauto, carrozzeria, gomme, pulizia e ancora due piccoli laboratori (uno elettrico e uno meccanico) e un magazzino.
Qui, lavorano un capo officina, un addetto al reparto carrozzeria, un elettrauto e tre meccanici, personale disponibile 7 giorni su 7, dalle 5 del mattino alle 23 di sera. “Non va domenticato – spiega il presidente – che esiste un servizio di rifornimento con un addetto dedicato e un servizio di pulizia interno e esterno dei mezzi. Inoltre la sede è provvista di luoghi idonei per lo stoccaggio degli olii esausti, delle gomme e di ogni materiale derivante dalle riparazioni. Lo smaltimento del tutto avviene secondo procedure ISO 14001 e nel rispetto della norma vigente”.
E proprio in ambito di certificazioni Emilio Gennazzini, responsabile qualità e CED di Linee Lecco, spiega: “L’azienda attualmente ha ottenuto due certificazioni la UNI EN ISO 9001 e la UNI EN ISO 14001. La prima è relativa alla qualità di tutte le attività svolte da Linee Lecco, la seconda riguarda la gestione Ambientale. Ora stiamo lavorando per ottenere la certificazione UNI EN ISO 18001 che riguarda la salute e la sicurezza”. “Sarebbe un grande traguardo – aggiunge Crimella – in quanto in Italia saremmo la terza azienda ad avere questa certificazione”.
All’interno della grande officina divisa in reparti, tutto è in ordine, in quello meccanico troviamo un bus su un ponte sottoposto a una serie di controlli, in un’altro reparto cincontriamo alcuni dipendenti che stanno pulendo il pavimento con un forte getto d’acqua, mentre nel magazzino un altro addetto è impegnato in un inventario.
“Come si può vedere – ci indica il presidente – Effettuiamo anche riparazioni per aziende esterne. Per ora lo facciamo solo per i mezzi di Lario Reti Holding, ma in futuro l’officina di Linee Lecco potrenne aprirsi anche ad altre aziende. Del resto qui abbiamo un’officina attrezzata per effettuare tutti i tipi di interventi”. Poi si ferma e ci indica il soffitto: “Vede? Quella è la linea vita e serve per consentire agli addetti di lavorare in sicurezza quando è necessario salire sul tetto degli autobus”.
Proseguiamo e arriviamo alla carrozzeria dotata di due grandi aspiratori; varchiamo un altra porta e approdiamo al reparto gomme all’interno del quale si nota una gabbia rossa in ferro. “Si tratta di un sistema di sicurezza – spiega Crimella – l’operatore che deve pompare gli pneumatici grazie a questa gabbia può farlo in totale sicurezza anche a fronte dello scoppio di una gomma”.
Usciti dall’officina, chiediamo al presidente di farci un punto della situazione sul trasporto pubblico a Lecco: “Diversamente da quel che si crede la città di Lecco non è messa poi così male. E’ chiaro che è necessario rivedere alcuni aspetti, per esempio serve una ridisegnazione di alcune linee e sarebbe opportuno evitare alcune sovrapposizioni con il servizio effettuato da altre società di trasporti. Per esempio, la linea Lecco- Valmadrera è coperta da altre società. Forse una razionalizzazione sarebbe opportuna guardando a un risparmio in termini di costi, ma anche in termini di tempi. Del resto la città è cambiata negli ultimi anni e con lei anche i flussi di traffico. Credo che in futuro si possa anche ripensare all’assetto societario di Linee Lecco, mi riferisco alla partecipazione di altre aziende che operano già nel servizio pubblico. Questo, a mio avviso, porterebbe a un’economia di scala che si tradurrebbe in maggiori risparmi e minori costi”.
Quindi si potrebbe auspicare un’unione Sal e Linee Lecco? “Potrebbe, ma non sarebbe l’unica strada percorribile”, si limita ad accennare Crimella.
Infine, la nota dolente relativa alla gestione dei parcheggi pubblici. Dolente in quanto l’ultima gara d’appalto indetta dal Comune di Lecco è stata persa da Linee Lecco. Considerato che proprio dalla gestione dei parcheggi la società traeva linfa vitale per un totale di 1 milione di euro annui, cifra necessaria per far quadrare il bilancio, perdendo questo introito a conti fatti Linee Lecco presenterebbe un buco di circa 700mila euro. Con questa buia prospettiva, quale futuro si prospetta per l’azienda?
“Innanzitutto è necessario sottolineare che non è stata detta ancora l’ultima parola, anzi, è tutto aperto. Questo perchè, se è vero da un lato che Linee Lecco non ha vinto la gara, dall’altro sono in atto una serie di verifiche nei confronti della società che si è aggiudicata l’appalto non ancora ultimate… Detto questo, se la situazione dovesse rivelarsi davvero questa, essendo il Comune socio unico di Linee Lecco dovrebbe andare a ripianare il buco”.
Per sapere come andrà a finire la vicenda, c’è tempo fino alla fine dell’anno. Intanto qui, c’è chi incrocia le dita.