MANDELLO – “Il sindaco tenta di giustificare la mancanza di coraggio e di progettualità della sua Amministrazione con vaghe e imprecise dichiarazioni”.
Dopo la lettera aperta di un cittadino al sindaco e la risposta di Riccardo Fasoli, si allarga il dibattito sul previsto nuovo centro commerciale che dovrebbe sorgere a Mandello.
A prendere posizione è l’ex assessore all’Urbanistica e all’edilizia privata, Grazia Scurria, ora consigliere comunale di minoranza e capogruppo di “Casa Comune”.
“Il piano di governo del territorio – osserva l’ex assessore – aveva accolto nel 2012 la richiesta di cambio di destinazione dell’area in questione da industriale a commerciale a fronte di un onere ben preciso a carico del privato: la realizzazione e cessione al Comune di un asilo nido comunale di 400 metri quadrati in classe energetica A. Questo perché il beneficio che il privato avrebbe avuto dalla modifica urbanistica doveva essere compensato da un uguale beneficio per la collettività”.
“Nel testo della delibera di giunta numero 148/15 del 9 novembre 2105, in corso di pubblicazione all’albo pretorio online sul sito Internet del Comune – aggiunge – si può verificare che l’asilo nido è sparito e si parla solo di “una somma commisurata alle esigenze dell’amministrazione” anziché al costo dell’asilo nido! Inoltre il Pgt prevede una media struttura di vendita non alimentare, mentre qui si vuole costruire un centro commerciale e lasciare nell’area funzioni diverse che non hanno nessun senso se non quello di dare vantaggi economici al solo privato, togliendo le utilità pubbliche. Si sbandierano i parcheggi, dovuti per legge, come una grande (peraltro unica) utilità pubblica”.
Grazia Scurria chiarisce altresì che “la normativa di liberalizzazione del 2013, sopravvenuta al Pgt, ha messo in dubbio la previsione del non alimentare, ma l’Amministrazione Fasoli non si è sentita in dovere neppure di provare a difendere il commercio mandellese, nonostante quanto promesso in campagna elettorale e nel proprio programma politico-amministrativo”.
“Perché – si chiede il capogruppo di “Casa Comune” – non ha voluto trattare con il privato quel tema, invece che affrettarsi a privare il nostro Comune della possibilità di avere l’asilo nido previsto dal Pgt?”. Poi un altro interrogativo: “Le considerazioni svolte nei dinieghi dell’Amministrazione Mariani erano serie e motivate, oggi vengono liquidate da Fasoli soltanto perché manca il piano del commercio o della viabilità?”.
Grazia Scurria continua: “Se il sindaco guardasse un po’ di più il paese, magari si accorgerebbe di ciò che sta succedendo con la chiusura di via Parodi. E’ con quel buon senso, prima ancora che con i piani viabilistici, che si esaminano i grandi interventi urbanistici! Noi abbiamo valutato a fondo l’impatto che la media struttura, così come proposta dal privato, avrebbe avuto sul paese e abbiamo ritenuto che non fosse accoglibile. Il sindaco non venga a dire che tutto si può ancora concordare, perché la sua giunta ha già deciso le cose importanti: farà aprire il supermercato e non farà realizzare l’asilo. Del resto parleremo dopo aver visto la proposta del privato, anche se non ci si può aspettare nulla di buono, ma è certo che in consiglio comunale gli esponenti di “Casa Comune” non staranno zitti”.
“Infine – conclude il capogruppo di opposizione – è inutile che il sindaco tenti di mistificare la realtà per giustificare la sua mancanza di coraggio a difesa del paese. Le cose stanno così: “Il paese di tutti”, con la delibera di giunta del 9 novembre scorso, ha già sancito che vuole il supermercato e non vuole l’asilo nido comunale, in barba alle previsioni del Pgt. Ma dove sta la salvaguardia dell’interesse pubblico?”.