Piazza Affari: residenti e commercianti non ne possono più

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LECCO – Un incontro acceso, dove non sono mancate le polemiche, quello che venerdì pomeriggio ha visto l’Amministrazione comunale confrontarsi con la cittadinanza e i commercianti di Piazza Affari.

E non poteva essere diversamente, data l’annosità del tema. Da una parte infatti c’è un’Amministrazione comunale che si è trovata tra le mani una patata bollente, ovvero lavori commissionati da un’altro ente (il ministero di Grazia e Giustizia), mentre dall’altra una serie di cittadini e commercianti che, in otto anni, hanno visto trasformarsi una piazza storica della città in un cantiere infinito e successivamente una zona con un certo rischio sociale.

Hanno fatto molto discutere le proposte messe in campo dal Comune: aspettando l’arretramento del cantiere, previsto per fine Luglio, che libererà parte della piazza, l’assessore allo Sviluppo economico e attività produttive, Commercio, Turismo, Sicurezza e Polizia locale Armando Volontè, ha presentato un piano che prevedere sostanzialmente la chiusura degli accessi alla piazza. Nel piano infatti è prevista la chiusura dei cancelli esistenti – quello di accesso dal lungolao Isonzo, e quello dell’attuale corridoio a L, dove ci sono degli uffici – e l’installazione di una nuova inferriata dove attualmente è situato il parcheggio delle moto, di fronte all’ufficio del turismo,

spostando quindi il parcheggio per i motocicli sul lungolago. Nel piano è prevista anche la trasformazione in fioriere delle panchine situate di fronte al negozio di strumenti musicali “Battistini”, in modo che non diventino dormitori occasionali per senzatetto.

E proprio il titolare del negozio di musica Battistini ha criticato gli interventi che il Comune vorrebbe adottare, spiegando: “Abbiamo già visto in passato che chiudere i cancelli non serve a niente, inoltre in questi ultimi tempi il problema si è aggravato. Non solo, ma così facendo delle 22 vetrine del mio negozio, solo 13 sarebbe accessibili ai potenziali clienti. I cancelli non servono a niente. Fate piuttosto un’ordinanza contro il bighellonaggio. I cancelli hanno peggiorato la situazione, e per quanto mi riguarda non è possibile che mi si chiuda metà negozio”.

Tra i presenti in sala consigliare una signora ha presentato un ulteriore problema: “Ci sono persone, tra i senza tetto, che circolano in zona accompagnati da grossi cani senza guinzaglio e sinceramente avendo dei figli piccoli sono alquanto preoccupata”.

Poi c’è il problema delle multe e c’è chi su questo argomento trova il modo, provocatoriamente, di farci dell’ironia: “Intitoliamo la piazza ai martiri di piazza per via delle multe che fioccano ovunque”.

Piazza Affari e il famoso lago

E’ emerso chiaramente che tutti, residenti e commercianti, voglio che i lavori finiscano la più presto: “per avere più sicurezza abbiamo bisogno che la piazza torni a essere a disposizione della città. Deve diventare una piazza in cui possano tornare a giocare e camminare i bambini. Una piazza vivibile e visibile”.

Dopo le critiche  avanzate dai cittadini ha ripreso la parola l’assessore Armando Volonté: “Senza la chiusura del cancello non viene compiuto reato da parte di coloro che entrano in piazza e in questo caso non possiamo mandare via la gente. La Polizia sarebbe solo dissuasiva, ma non essendoci violazione non possiamo fare altre e queste persone finirebbero per tornare”. Poi Volontè riprende il discoso delle contravvenzioni sottolineando: “A me non piace il fatto che c’è qualcuno che chiede che venga chiuso un occhio per le multe alle auto che infrangono il codice della strada. Ci sono delle regole e vanno rispettate”.

Quindi è arrivata la risposta del sindaco Virginio Brivio: “Ricordo che in quella piazza 3 anni fa c’era un lago. La mia Amministrazione ha deciso di aggiungere risorse per realizzare un lavoro che in realtà è a carico del ministero di Grazia e Gistizia, in quanto lo scopo di quei lavori è ristrutturare il tribunale. Ora, entro l’estate si arretrerà il cantiere, e questo sarà già un risultato; ma riaprire tutta la piazza non sarà possibile, perchè, per accelerare i tempi, sarà necessario mantenere una delle due grosse gru e, aspetto non secondario, i lavori di completamento non sono previsti nell’appalto attuale. Anche i tempi sono incerti: dire che la ditta Nessi e Majocchi, che sta effettuando questa prima parte dei lavori, finirà sicuramente a luglio a oggi non è possibile, come non è possibile sapere se ad agosto ripartirà immediatamente il nuovo cantiere. Questo perchè non è ancora stata fatta la gara d’appalto.”

L’appuntamento per un nuovo incontro tra l’amministrazione comunale e la cittadinanza è stato fissato per venerdì 23 marzo, dove presumibilmente verranno presentate le proposte definitive da parte del comune, alla luce del confronto avvenuto venerdì sera.