Promuovere la legalità: al via il progetto “MeMo – Memorie in movimento”

Tempo di lettura: 2 minuti

GALBIATE – Un progetto che, attraverso la tecnologia, vuole avvicinare giovani, adulti e anziani, le scuole e tutti i cittadini ai temi della legalità e della memoria, attraverso anche l’incontro tra diverse generazioni.

Si tratta di MeMo – Memorie in movimento, percorso multimediale realizzato all’interno del Centro diurno per anziani Le querce di Mamre a Galbiate, gestito dalla L’Arcobaleno, cooperativa sociale di Lecco appartenente al Consorzio Farsi Prossimo.

Insieme a Cinemovel Foundation, la cooperativa L’Arcobaleno propone un percorso interattivo per raccontare la storia di un territorio, dei suoi legami con la mafia, del riscatto sociale di una comunità che ha voluto riportare al centro la legalità.

Non è un caso, quindi, che il percorso sia allestito proprio nel Centro diurno Le querce di Mamre, che ha sede in una palazzina che in passato è appartenuta a un capo clan della ‘ndrangheta e oggi è un “bene confiscato alla mafia” e riconvertito a uso sociale.

Attraverso un processo partecipativo, Cinemovel ha coinvolto gli operatori della cooperativa L’Arcobaleno, gli ospiti del Centro diurno e i protagonisti della società civile nella produzione di un racconto collettivo e multimediale.

“La visita a MeMo – Memorie in Movimento è l’inizio di un percorso ampio proposto, in particolare, alle scuole – spiegano gli ideatori – L’obiettivo è proporre a studenti e insegnanti, attraverso le potenzialità delle nuove tecnologie, un nuovo modello di avvicinamento ai temi della legalità, della memoria, dell’incontro tra generazioni”.

Il percorso multimediale verrà presentato mercoledì 7 marzo, alle 11, proprio al Centro anziani Le querce di Mamre, nella palazzina di via Caduti di Via Fani 12, a Galbiate.

Alla conferenza stampa interverranno: Mario Romano Negri, Presidente Fondazione Comunitaria, Luciano Gualzetti, Direttore Caritas Ambrosiana, Lorenzo Frigerio, associazione Libera e referente ACELService. inoltre, ci sarà anche la testimonianza dei coniugi Agostino, genitori di Nino Agostino, agente di polizia ucciso a Villagrazia di Carini il 5 agosto del 1989, insieme alla moglie Ida Castelluccio.

Nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, ci sarà invece l’inaugurazione del percorso multimediale MeMo con un convegno aperto al pubblico, che si terrà a Lecco, nella Sala Don Ticozzi, in via Giuseppe Ongania 4. Al convegno del pomeriggio sono previste le testimonianze di Lorenzo Frigerio, dell’associazione Libera, dei coniugi Agostino, famigliari di vittime della mafia, di Stefano Serenthà, medico geriatra esperto in patologie dementigene e di Leonardo Lenzi, teologo ed esperto in bioetica. Alle 19 verrà presentato poi il progetto MeMo.