Pubblico impiego: in 5000 al voto per i propri sindacalisti

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Raggiunto in tutti gli enti il quorum (50%+1) che rende valide le elezioni dei rappresentanti sindacali unitari (RSU) in tutti gli enti pubblici, compreso l’ospedale di Lecco, la cui situazione è rimasta in forse fino alle tre e mezza del pomeriggio di mercoledì. Anche se il numero esatto si saprà oggi giovedì finiti gli scrutini i dipendenti con diritto a votare dovrebbero essere intorno alle cinquemila persone.

Dopo cinque anni, i dipendenti pubblici sono tornati ieri a votare per scegliere i propri rappresentanti sindacali. Di solito il rinnovo è triennale, ma in vista della riorganizzazione delle categorie, mai poi avvenuta, la consultazione elettorale era stata rinviata e messa in stand by.

In un comparto che si assottiglia per le mancate nuove assunzioni, solo nella sanità – dove ancora si chiudono contratti indeterminati – si respira aria nuova e si vedono volti freschi nelle liste.

Dopo lo scrutinio che si svolgerà in mattinata per la maggior parte degli enti  si vedrà come si siano indirizzate e distribuite le preferenze tra Cgil, Cisl e Uil.

Il raggiungimento del quorum è stato salutato in maniera estremamente positiva dai tre segretari generali della funzione pubblica: Enzo Cerri della Cisl, Marco Paleari della Cgil e Italo Bonacina della Uil .

A Lecco si è votato in Provincia, in Comune, all’Asl (ciascuno ha diritto a dodici rappresentanti sindacali), all’ospedale (30 sindacalisti), nelle scuole pubbliche, in prefettura, in questura, in tribunale, nell’agenzia delle entrate e in quella del territorio e in tutte le situazione in viga il contratto dei pubblici, complessivamente i seggi erano 46.