LECCO – Potrebbero essere ospitati anche a Lecco tre dei 150 migranti sbarcati nei giorni scorsi dalla nave Diciotti dopo l’offerta della Chiesa ad accoglierli nelle proprie strutture, insieme alla disponibilità dell’Albania e dell’Irlanda.
Una quarantina di loro sono stati accolti nelle prime diocesi, tra cui quella di Milano (oltre ad Arezzo, Frosinone, Firenze, Terni) che ne ospita otto all’interno della struttura di Casa Suaraya.
“Qui ci sono tutte condizioni per fare le visite mediche di rito e capire le loro aspettative – ha spiegato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, nella dichiarazioni riportate dal portale web della Chiesa di Milano – In base alle loro caratteristiche definiremo la destinazione migliore: abbiamo già individuato appartamenti che fanno al caso loro all’interno del sistema diocesano di accoglienza diffusa”.
“Siamo certi che troveranno comunità accoglienti e operatori in grado di accompagnarli in tutte le necessità, compresa quella legale – ha proseguito Gualzetti – ma anche successivamente di affiancarli nel percorso di integrazione, valorizzando capacità e competenze. Ci impegniamo affinché il loro inserimento sia dignitoso per loro ma anche positivo per le nostre comunità”.
Altri 60 migranti dovranno essere trasferiti nelle strutture ecclesiali. “Noi avevamo dato la disponibilità per 17 posti, abbiamo ricevuto 8 persone, ma la nostra offerta rimane” ha proseguito Gualzetti, e i posti ancora disponibili sarebbero suddivisi tra Monza (sei posti) e Lecco (tre posti).
Rispetto alle proteste di Forza Nuova, i cui militanti sono arrivati addirittura ad appendere uno striscione sulle pareti della sede della Caritas Ambrosiana, Gualzetti ha commentato: “Ognuno può avere la sua posizione politica, ma non si può mai superare il limite del rispetto della persona. A tutti va data una possibilità di vivere dignitosamente: è quello che cerchiamo di fare con gli italiani e con gli stranieri”.

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