VARESE – I militari della Compagnia di Gallarate, nell’ambito di un controllo volto al contrasto della contraffazione, dello sfruttamento del lavoro nero/irregolare ed alla verifica del corretto assolvimento degli oneri previdenziali e fiscali, hanno individuato un laboratorio cinese, operante nel settore dell’abbigliamento, che impiegava manodopera irregolare.
Le Fiamme Gialle gallaratesi hanno rinvenuto all’interno della ditta, formalmente chiusa per ferie, ma di fatto operativa, numerosi tessuti e marchi di note “griffe” della moda pronti per la lavorazione. Tenuto conto che il titolare non è stato in grado di giustificare la legittima provenienza delle merci, sono stati contattati i referenti delle “griffe” per avere conferma della regolarità della loro detenzione.
Dato che i responsabili dei marchi di moda non hanno riconosciuto la ditta cinese come un punto di lavorazione ufficiale, sono stati sequestrati 8.500 articoli contraffatti tra cui 300 metri di tessuto stampato con i tipici disegni e loghi di un noto marchio italiano di moda. Viste le irregolarità, i Finanzieri hanno aperto anche un approfondito controllo sull’impiego della manodopera per il confezionamento della merce illecitamente detenuta, scoprendo così che venivano utilizzati irregolarmente 8 lavoratori di etnia cinese.
Infine, considerate le precarie condizioni igienico-sanitaria del luogo di lavoro e dei locali adibiti a dormitorio, è stato richiesto l’intervento dell’Ast e dei Vigili del Fuoco per gli aspetti di rispettiva competenza. Oltre alle sanzione in materia lavoro e le risultanze penali per il reato di contraffazione, sono stati immediatamente aperti controlli di carattere fiscale.
Continua cosi l’attenzione delle Fiamme Gialle per la tutela del distretto industriale gallaratese delle “confezioni-abbigliamento” che trova in questo tipo di attività illecite una minaccia, in quanto caratterizzate dallo sfruttamento della forza lavoro e, quindi, di costi di produzione e di lavorazione molto bassi. L’azione della Guardia di Finanza non punta solo al recupero delle imposte e dei contributi evasi, ma è volta anche ad individuare casi di utilizzo illecito della manodopera; tutti comportamenti illeciti che condizionano la libertà d’impresa, la concorrenza e il corretto funzionamento del mercato, ostacolando la crescita dell’intero sistema economico.