Merate, a processo per la diretta Fb: il sindaco, in aula, spiega le sue ragioni

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Massimo Panzeri
Il sindaco Massimo Panzeri

Il processo è stato aggiornato al 4 luglio per la discussione

Panzeri è imputato per istigazione alla violazione delle norme a seguito dei “consigli” forniti durante la diretta Facebook del 3 maggio 2020

 

MERATE – Ha precisato la propria posizione sottolineando di aver sempre agito in buona fede e per supportare la cittadinanza alle prese con tutte difficoltà, anche normative, connesse alla pandemia da Covid 19. Si è svolta questa mattina, martedì, in Tribunale a Lecco l’udienza del processo che vede al banco degli imputati il sindaco di Merate Massimo Panzeri, rinviato a giudizio per l’ipotesi di istigazione alla violazione di norme.

Invitato a fornire la propria versione dei fatti dagli avvocati di fiducia Elena Barra ed Elena Ammannato, il primo cittadino meratese ha ripercorso, di fronte al giudice Giulia Barazzetta, quanto effettuato, come sindaco, durante i primi mesi dell’emergenza Covid andando poi a parlare anche della diretta Facebook del 3 maggio 2020, quella che gli è costata il procedimento giudiziario in corso.

In quell’occasione Panzeri, rispondendo alle domande sottoposte dal pubblico sulla propria pagina Facebook, si era lasciato andare a risposte confidenziali, risuonate come dei consigli per aggirare le normative in corso per contrastare il diffondersi del coronavirus. Da qui, dopo il polverone mediatico emerso, l’apertura di un’indagine a suo carico culminata con la richiesta di rinvio a giudizio presentate dal pubblico ministero Andrea Figoni.

Stamattina in aula Panzeri ha ribadito quanto già dichiarato in precedenza sulla vicenda, sottolineando di non aver mai voluto fornire consigli per aggirare le normative anti Covid e rimarcando l’impegno profuso, in questi anni di pandemia per contrastare il dilagare del virus. Una posizione, la sua, di fatto confermata anche dai test chiamati a deporre dalla difesa, ovvero l’ex comandante della Polizia locale Roberto Carbone, ora trasferito in un altro comando e la segretaria comunale Maria Vignola. Il processo è stato aggiornato al 4 luglio per la discussione a cui seguirà la sentenza.