Le indagini sono partite da alcune segnalazioni e hanno trovato riscontro dai filmati registrati dalle telecamere
Nei guai 5 dipendenti dell’azienda che gestisce l’isola ecologica e 3 privati. Non si esclude che il “giro” possa essere più ampio
MERATE – Prelevavano beni dall’isola ecologica per poi rivenderli e trarne profitto e per questo ora dovranno rispondere di furto aggravato. Sono otto le persone denunciate dalla Polizia locale di Merate al termine di un’accurata attività di indagine, avviata negli ultimi mesi grazie alle segnalazioni ricevute da alcuni cittadini.
Parole che hanno trovato riscontro anche dalle immagini registrate dalle telecamere presenti all’isola ecologica di via Ca’ Rossa. In particolar modi si tratta di cinque dipendenti della ditta che si occupa della gestione dell’isola ecologica di Merate e di tre privati cittadini che agivano con la complicità dei primi. Non è esclusa l’ipotesi che il numero dei soggetti coinvolti possa essere maggiore.
In base a quanto è stato possibile appurare dagli agenti della Polizia locale coordinati dal comandante Davide Mondella gli otto denunciati prelevavano dall’isola ecologica dei beni ancora in buono stato, lasciati nei cassonetti di raccolta dai meratesi, per poi rivenderli e trarre profitto. Prelevati mobili, elettrodomestici, attrezzature da lavoro, materiale ferroso e prodotti ancora in buono stato e di fatto riutilizzabili.
Un comportamento illecito di cui ora gli indagati dovranno rispondere di fronte al tribunale di Lecco.
“Va infatti precisato che chi si appropria di beni abbandonati nei cassonetti commette un reato, perché il bene, nel momento in cui viene gettato nel cassonetto, diventa di proprietà comunale – fanno sapere dal comando della Polizia locale di Merate – . I beni, anche se dismessi, conservano comunque un valore economico e in caso di furto, tale condotta è da ritenersi aggravata, in quanto il luogo adibito alla raccolta di rifiuti è uno stabilimento pubblico”.