Officina Gerenzone riscopre gli imprenditori stranieri del Gerenzone

Tempo di lettura: 2 minuti
industria ferro lecco Gerenzone

Sabato 14 giugno ore 9:30 una camminata tra musica e memoria a Laorca

“Note tra ago e filo (di ferro)” porta i lecchesi tra passato e suoni inediti. Iscrizione entro venerdì 13 giugno

LECCO – Ci sono nomi che risuonano stranieri, eppure sono parte integrante della storia di casa nostra. Weissman, Helbing, Wilhemm, Nussli, Falck. Cognomi che non appartengono alla tradizione lecchese, ma che nei secoli scorsi hanno lasciato un’impronta indelebile nel tessuto industriale della Vallata del Gerenzone. Sabato 14 giugno, Officina Gerenzone invita cittadini e curiosi a una passeggiata musicale che promette di essere un viaggio emozionante “tra ago e filo (di ferro)”, alla scoperta di queste presenze d’Oltralpe.

Il ritrovo è fissato alle 9:30 al Ponte di Via Campovai, a Laorca, raggiungibile anche con il bus della linea 1 (fermata Barona). Il percorso, gratuito e adatto a tutti, si concluderà intorno alle 12:00 a Malavedo. Per partecipare è necessaria l’iscrizione entro venerdì 13 giugno, tramite un modulo online.

“Note tra ago e filo (di ferro)” è il titolo evocativo di questa nuova proposta che coniuga memoria e musica, storia e scoperta. Lungo l’itinerario, che si snoda tra vecchi aghifici, filande, catenifici e trafilerie, i partecipanti potranno ascoltare due interventi speciali del gruppo di ottoni dell’Orchestra Sinfonica di Lecco. Un modo per dare voce ai luoghi, al silenzio sospeso che oggi avvolge i vecchi opifici dove una volta si trasformava la vergella in aghi, si producevano catene, si tessavano legami con il mondo.

“Il silenzio che attraversa oggi queste strade, là dove giravano i mulinelli delle trafile e la vergella diventava ago, sarà interrotto dagli ottoni dell’Orchestra Sinfonica” spiegano da Officina Gerenzone. Ma non solo musica: in due luoghi inediti verranno esposti materiali d’archivio unici, che raccontano le vicende e le intuizioni di chi seppe trasformare il Gerenzone in un centro di attività e innovazione.

Oggi, in un’epoca in cui la memoria rischia di essere dimenticata dietro l’ennesima cortina d’asfalto, iniziative come questa diventano un modo per restituire dignità e valore a quartieri e borghi ancora troppo poco conosciuti. “Un’altra occasione imperdibile per lecchesi e non, che vogliono scoprire questa parte di città, strabordante di memoria, oggi ancora troppo poco valorizzata”, sottolineano gli organizzatori.

Come di consueto, non mancheranno piccole sorprese lungo il cammino. E per chi vorrà, al termine della passeggiata sarà possibile aderire all’associazione, contribuendo così a sostenere attività che fanno della storia locale una chiave per leggere il presente.