Da lunedì i russi estrarranno petrolio dal lago di Lecco

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LECCO – La notizia è una di quelle che fanno raggelare il sangue nelle vene. Da domani, lunedì, una multinazionale russa effettuerà la prima perforazione nel bel mezzo del lago di Lecco. Già, è proprio così, su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno calerà la notte.

Motivo? Il più grosso giacimento di petrolio italiano pare stia proprio in fondo al nostro lago e i russi, che lo hanno rilevato grazie a sofisticatissime immagini satellitari, sono gli unici ad avere in dotazione macchine perforatrici con frese speciali capaci di scendere a certe profondità operando in ambienti estremi come già avviene nel deepwater e in ambienti sub-artici. Da qui una partnership con una società italiana e da lunedì quindi si procederà con le prime perforazioni per la realizzazione di un pozzo esplorativo che servirà al colosso russo per “assaggiare” il fondale lacustre e quindi la bontà o meno degli idrocarburi presenti.

Un fulmine a ciel sereno per tutti, ma le motivazioni addotte da coloro che hanno firmato il via libera sono racchiuse in una semplicissima frase: “Si tratta di un sacrificio necessario per cercare di far fronte al caro benzina”.

Nessun preavviso e nessuna informativa è giunta alle amministrazioni locali, Comune e Provincia sono state avvisate solo in queste ultime ore attraverso uno scarno comunicato nel quale si avvisa che da lunedì prenderanno il via i lavori di perforazione.